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Bruciatori a bassa emissione di inquinanti per forni da cemento

Pubblicazione


Autore: C. Cinti, G. Pellegrino

Collana: BT - 01 - Ott 96 - Ingegneria e tecnologia di combustione per il rispetto dell’ambiente

Note:
La maggior parte dei produttori di cemento europei adotta come combustibile principale nei forni rotanti carbone fossile o coke di petrolio polverizzati. La presenza in tali combustibili di azoto costitutivo (0.5-3%) e la contemporanea necessita`, per un corretto processo di cottura delle materie prime, di un'elevata temperatura (> 2000 °C) e di un'atmosfera ossidante conduce alla formazione di ossidi di azoto. Durante gli ultimi cinque anni sono stati fatti notevoli progressi nella comprensione di fenomeni chimico-fisici che sono alla base della formazione degli ossidi di azoto. Normalmente il primo intervento che puo` essere tentato per ridurre le emissioni di ossidi di azoto risiede nel prevenire la formazione di NOx nella zona di cottura attraverso il processo di combustione (misure primarie). Le condizioni di funzionamento dei forni rotanti equipaggiati con bruciatori a basso NOx sono, comunque, ancora oggi per i produttori di cemento oggetto di studio e di ricerca. Con questo obiettivo il Centro Tecnico di Gruppo Italcementi-Ciments Franais ha partecipato e partecipa a programmi di ricerca, quali CEMFLAME 1&2 e EC-Environment, mirati sia ad una piu` approfondita comprensione dei fenomeni di formazione di NOx nei forni rotanti e che all'identificazione dei parametri di funzionamento del forno e del bruciatore che piu` influenzano tale formazione.


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