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Autore: F. Lo Mastro, G. La Marca

Collana: CA - 56 - Napoli 2001

Note:
Nella presente memoria si analizza un ciclo limite composto chiuso di turbina a gas con
interrefrigerazioni e interriscaldamenti in presenza o meno di rigenerazione. Si assume, come ipotesi di lavoro, che esso operi tra due sorgenti di calore prefissate, di capacità termica infinita, con temperature TH la superiore e TL la inferiore (Di Maio e Lo Mastro, 1999).
Obiettivo principale è quello di ricavare la massima potenza dal ciclo esaminato, tenendo conto delle condizioni al contorno, cercando di ricavare, al variare dei parametri in gioco, le soluzioni più convenienti dal punto di vista termoeconomico. Si intende così anche incrementare l’effetto Carnot, in modo da rendere il ciclo più competitivo sia in termini di rendimento che di scambio termico.
Per determinare le potenze ottimali, sia in assenza che in presenza di vincoli, si applicano tecniche di calcolo adatte a risolvere problemi di minimo condizionato mediante l’impiego di un programma min-max ideato da (Di Maio e Sorbello, 1988) e modificato in parte dagli A.A. Imponendo come ulteriore vincolo un precostituito valore del rapporto barico di compressione β,si può pervenire ad un impianto più accettabile, sia dal punto di vista della fattibilità, che da quello termoeconomico e della affidabilità, e quindi più vicino alle aspettative del gestore, rimanendo pur sempre nell’intorno di valori ottimali sia di potenza che di rendimento.
In tutti i casi esaminati si ipotizza che la prima turbina muova da sola tutti i turbocompressori dell’impianto mentre le successive siano solo di potenza.