Rivista La Termotecnica - Accesso riservato soci CTI

Autore: La redazione

Collana: 2000, numero 02

Note:
A quasi 10 anni di distanza dall'emanazione della L. 10/91, il verificarsi di una serie di fattori concomitanti può condurre a progressi concreti nella sua applicazione per quanto attiene al risparmio energetico negli edifici.

Da un lato, gli incentivi fiscali adottati nel settore delle costruzioni: permangono quelli, sia pure diminuiti dal 41 al 36%, sugli interventi di ristrutturazione e nuovi incentivi sono stati introdotti con l'abbattimento dell 'Iva dal 20 al 10% per la fornitura di beni e servizi relativi al recupero del patrimonio edilizio. Dall'altro lato, sono stati finalmente predisposti alcuni indispensabili provvedimenti applicativi del Titolo II della legge 10: l'aggiornamento del Dpr 421/93, che completa la disciplina di conduzione e controllo degli impianti temici al servizio degli edifici, e i due decreti del Ministro dei Lavori pubblici sui criteri generali tecnico costruttivi per l'edilizia, finalizzati al risparmio energetico e all'utilizzo delle fonti rinnovabili, in attuazione dell'art. 4 comma 1 della legge.

Nell'intervista che segue l'on. Mattioli che ha affrontato per diversi anni queste tematiche, come sottosegretario al Ministero dei Lavori pubblici, analizza i risultati conseguibili oggi sul fronte dell'utilizzio razionale dell'energia e della salvaguardia dell'ambiente nel settore delle costruzioni: settore trainante dell'economia, con il suo grande indotto produttivo e occupazionale e che assorbe un terzo del fabbisogno energetico nazionale essendo responsabile del 20% delle emissioni di CO2.