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Data: 04-2008
Autore: Dott. Vittorio Prescimone – Consorzio Cuoiodepur SpA
Collana: BT - 42 - Apr 08 - Il riutilizzo delle acque industriali usate attraverso i processi di depurazione tradizionali e non
Note:
Le acque reflue sono le acque contenenti i rifiuti delle varie attività umane dirette, tra cui anche quelle fisiologiche (derivate cioè dal suo metabolismo), oppure dalle sue attività lavorative primarie (agricoltura e allevamento di bestiame) o secondarie (industria) o indirette (sversamenti accidentali, dilavamento terreni contaminati,). Tali rifiuti contengono sostanze organiche e inorganiche che alterano la qualità dell’acqua e la rendono non idonea per eventuali suoi utilizzi (approvvigionamento civileindustriale, irriguo, turistico ricreativo) e se immessa senza preventivo trattamento di depurazione (o con un tale trattamento non completamente efficace), nell'ambiente naturale lo contaminano in modo più o meno grave nelle sue tre componenti suolo, acqua e aria con gravi rischi per la flora, per la fauna e per l'uomo stesso. L’ambiente idrico ricettore reagisce all’immissione di inquinanti mediante meccanismi aventi lo scopo di ripristinare le condizioni originali (diluizione, biodegradazione, fitodepurazione, filtrazione, adsorbimento, ecc,) ma chiaramente se la velocità di inquinamento è superiore della velocità di autodepurazione l’alterazione permane con le conseguenze che ne derivano.
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