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Scelti per voi: incentivi in casa

POCHE LE RICHIESTE PER GLI INCENTIVI ALLE CASE IN CLASSE A E B
Il Ministero dello Sviluppo economico ha diffuso i dati sulle destinazione degli ecoincentivi, rivelando che solamente un terzo dei fondi destinati all’edilizia è poi finito realmente a immobili.
Un articolo di Cristiano Dell'Oste, pubblicato sul Sole 24 Ore, fa il punto della situazione, parlando di un meccanismo che si è inceppato.
Ve ne proponiamo uno stralcio: «Avrebbero potuto essere 10mila, sono state poco meno di 3.600. Le eco-case in classe A e B acquistate con gli incentivi stanziati dal governo dimostrano che in Italia, sul fronte dell’edilizia verde, c’è ancora tanta strada da fare. Il bilancio è contenuto nei dati del ministero dello Sviluppo economico, aggiornati allo scorso 18 novembre, giorno in cui i fondi sono andati esauriti. Di fatto, sul plafond iniziale di 60 milioni destinati agli immobili, solo il 33% è effettivamente finito alle eco-case. Il resto è stato rosicchiato da altri settori più gettonati: nautica, macchine agricole, motorini, banda larga, elettrodomestici.
Le ragioni. Dove si è inceppato il meccanismo? All’inizio qualcuno aveva puntato il dito contro la procedura, ma – a conti fatti – bisogna rilevare che l’iter ha funzionato. […]
Gli incentivi sulle eco-case sono stati poco utilizzati perché i requisiti imposti dalla legge si sono rivelati troppo severi in relazione agli standard costruttivi di moltissimi immobili di nuova costruzione presenti sul mercato. Il Dl 40/2010 (convertito dalla legge 73/2010) chiedeva che le abitazioni avessero un fabbisogno energetico per il riscaldamento invernale migliore di almeno il 30% rispetto ai valori fissati dal Dlgs 192/2005, per poter essere considerati di classe B e incassare il bonus di 83 euro al metro quadrato (fino a un massimo di 5mila euro). Mentre per rientrare in classe A la prestazione doveva essere migliore del 50%, per un bonus di 116 euro al metro quadrato e 7mila euro in tutto. Insomma: per ottenere lo sconto, la casa deve effettivamente consumare meno energia, grazie a tetti e muri ben coibentati, caldaie a condensazione, doppi vetri, pannelli solari termici per l’acqua calda, esposizioni ben progettate e così via.
La distribuzione territoriale degli incentivi fotografa perfettamente una situazione tutt’altro che equilibrata. Al Nord sono state acquistate 2.900 eco-case, al Centro poco più di 400 e al Sud 250.»



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