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CEN/TC 195 - Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi

Coordinatore GL: Ing. Rossi Christian - Project Leader: Martino Anna - Project Assistant: N.D. - Maggiori Informazioni

In questa sezione è riportata tutta la documentazione dell'attività del Gruppo di Lavoro, suddivisa tra attività nazionale svolta direttamente e attività CEN e/o ISO svolta dal GL in qualità di Mirror Committee.

Forum prEN 779 - CTI - Osservazioni al PrEn 779

Altri Documenti

Organo Tecnico: CEN/TC 195

Note:
Cerco di rispondere con lo stesso ordine con il quale le varie domande mi sono state poste dal Sig. Franceschi: <br /> <br /> 1. In merito al "manifesto elettorale" ho già dichiarato il mio punto di vista nel precedente messaggio. Aggiungo solamente che siamo tutti chiamati ad esprimere la nostra valutazione su una nuova normativa e non pro o contro questa o quella società. <br /> 2. Per quanto riguarda il nuovo metodo, l'aspetto principale è quello di sostituire il vecchio “Dust Spot” con l’efficienza frazionale che permetterà un migliore controllo dei problemi collegati con la IAQ. Il nuovo metodo è basato sul sistema Eurovent, usato per oltre 10 anni con buoni risultati, metodo che ha permesso di incrementare la nostra esperienza e fornito l’input per la nuova proposta. A riguardo del “Isopropanolo” il documento recita che i filtri verranno testati e classificati senza alcun “trattamento”. Dopodiché i costruttori di filtri dovrebbero anche riportare i valori di efficienza, una volta neutralizzata la carica elettrostatica. L'"Isopropanolo" è solo uno dei metodi proposti, altri sono consentiti. Alcuni costruttori preferiscono non riportare i valori di efficienza, una volta neutralizzata la carica. A nostro avviso questa procedura sarebbe auspicabile ed utile per gli utilizzatori e dovrebbe essere considerata come una ulteriore informazione per una migliore conoscenza delle reali performance dei filtri. <br /> 3. E’ falso che la Camfil Farr stia ancora utilizzando medie vecchie di 40 anni. Le attuali medie in fibre di vetro hanno una composizione chimica ed una struttura completamente differente (per non parlare poi dei nuovi binders, backing...). La fibra di vetro è comunque uno dei tanti materiali che noi utilizziamo quotidianamente. In modo da fornire la risposta più adeguata alle differenti richieste, utilizziamo PTFE (per filtri ad alta efficienza, Hepa e Ulpa) e, in molti casi, anche medie sintetiche (non dimentichiamoci che oggi sono disponibili sul mercato nuovi ed innovativi prodotti). <br /> 4. Etichettatura S36/37. L'etichetta significa che per il maneggio di questi materiali, come per moltissimi altri prodotti, dovrebbero essere prese delle precauzioni quali guanti ed altro per prevenire possibili irritazioni. E’ falso che i filtri dovranno essere etichettati allo stesso modo: i filtri in fibra di vetro non creano irritazioni e non ci sono restrizioni che vanno in questa direzione. <br /> 5. “ …closely matched”. Il nuovo metodo è basato sulla efficienza frazionale invece che sul vecchio sistema “Dust Stop”. Non c’è bisogno di prove: è un nuovo metodo con un nuovo sistema di classificazione. Questa classificazione è basata su particelle 0.4 micron, perché questa particella da gli stessi valori di efficienza come nel sistema “Dust Stop” e i filtri seguono le stesse classificazioni. Venti anni di test con contaparticelle e dieci anni di test Eurovent confermano questa relazione. <br /> 6. G4/F5. Per quanto concerne questa differenza ripeto quanto Mr. J. Gustavsson ha già confermato: possibili variazioni nel sistema “Dust Spot” ed oscillazioni dei valori di efficienza riferiti a filtri a bassa efficienza, hanno generato un cattivo uso della classificazione dei filtri G4. Anche in questo campo il nuovo metodo porterà dei miglioramenti. Il nuovo metodo basato, come già detto, su particelle da 0,4 micron, è molto più accurato del vecchio sistema e fornirà valori più precisi, riducendo, così, il rischio di variazioni da F5 a G4. E’ pur vero che un G4, secondo la vecchia classificazione, potrebbe essere classificato F5 nel nuovo sistema, ma, in molti casi, era già classificato come F5 con il vecchio metodo a causa delle variazioni dei risultati dei test. <br /> <br /> Per concludere aggiungo che la Rev. EN 779 rappresenta un ulteriore passo in avanti verso una migliore conoscenza delle performance dei filtri. Ognuno di noi è chiamato a portare il proprio contributo per un ulteriore futuro miglioramento, ma la nuova normativa può già essere considerata come un buon punto di partenza ed è per questo che, a mio avviso, va votata favorevolmente. <br /> <br /> Cordiali saluti. <br /> T. Quartino <br /> <br /> <br />


Nessun allegato presente



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