CEN/TC 195 - Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi

Data Documento: 05/07/2002
Organo Tecnico: CEN/TC 195

Note:
<br /> <br /> Vorrei, seppure in grave ritardo, inserirmi nella discussione in merito alla “final draft” della pr-EN-779. <br /> Da anni, nell’ambito della filtrazione dell’aria, ci confrontiamo con una pletora di norme e test, introdotti negli anni, in modo serrato, da Istituti Normatori di vari Paesi, ma anche da Associazioni di categoria, Enti tecnico-scientifici e così via. <br /> Accade ancora oggi di dover garantire le prestazioni secondo AFI, Mil-289, o BS-2831, o… altre care norme estinte, che sopravvivono tuttavia in taluni, inesorabili capitolati di acquisto. <br /> La confusione, così, continua a regnare sovrana. <br /> La pr-EN-779 porta, di per se, interessanti ed utili innovazioni, soprattutto nella metodica di collaudo dei filtri fini, tramite conteggio delle particelle: ma questa stessa scelta di utilizzare una metodologia di misura totalmente nuova (l’efficienza frazionaria per conteggio di goccioline da 0,4um di un aerosol liquido artificiale) al posto della vecchia efficienza “atmosferica”, avrebbe dovuto portare, per conseguenza logica, ad una nuova tabella di classificazione dell’efficienza, magari con lettere diverse dalla F. <br /> Invece si sostiene (a pag 5 :”Classification”) che la nuova tecnica “closely matches” la vecchia dust spot, questo non è assolutamente provato, e anzi vi sono sostanziali scostamenti, specie per i filtri delle classi F5, F6, F7, <br /> Di conseguenza ci sarà confusione sul mercato trà le classi di filtri secondo il vecchio e il nuovo metodo (che peraltro hanno lo stesso identificativo: EN 779) : alcuni prodotti già classificati e certificati in una certa classe potranno ricadere in quella inferiore ed altri godranno di avanzamenti insperati, senza che vi siano stati effettivi cambiamenti tecnici, il tutto basato sulla ritenzione di un challenge aerosol che non esiste in natura. <br /> Molto meglio sarebbe stato, a questo punto, cambiare sia le lettere che, eventualmente la scansione, contestualmente alla nuova metodica (quanti equivoci evitati!). <br /> Inoltre il testo del famigerato Annex A, che ora diverrebbe norma cogente, è, come tutti sappiamo piuttosto approssimativo e si presta facilmente ad innumerevoli critiche e distinguo, cosa che infatti sta puntualmente accadendo. <br /> Io penso quindi che il nuovo EN779 (per inciso: perché utilizzare lo stesso numero di riferimento per due metodiche così diversificate? ) andrà a rimescolare non poco carte nel settore; comportando ingenti spese per le aziende operanti in garanzia di qualità, viceversa poco o nessun problema, e perfino vantaggi per certi furbi che avranno gioco facile nell’equivocare tra vecchio e nuovo EN 779 a proprio vantaggio. <br /> E una disdetta che l’attuale testo sia intoccabile e che non ci sia più facoltà di correggere, anche di poco, il sacro testo. <br /> Pertanto, dato che le regole vanno rispettate, una volta posto di fronte alla scelta se approvare o meno questo progetto di norma, che stà suscitando, in tutta Europa, tante polemiche, ritengo, tutto sommato, prudente il prendere una pausa di riflessione e, come diretta conseguenza, respingerlo tal quale. <br /> Penso, e concludo, che, se dovremo convivere un altro paio di anni con la “vecchia” EN-779, al fine di apportare al testo quegli opportuni aggiustamenti, volti a conferire maggiore chiarezza, forza e credibilità al nuovo standard, sarà il minor danno, rispetto al varare subito ed “obtorto collo” un testo di norma farraginoso che, ad oggi, rischia di produrre più danni che benefici. <br /> Grazie per l’attenzione. <br /> <br /> Ivan Franzi <br /> McLeod Russel Srl <br />