CEN/TC 195 - Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi

Organo Tecnico: CEN/TC 195

Note:
E' con grande interesse che sto seguendo il dibattito all'interno del forum di discussione sulla revisione prEN 779 che si è accesso in questi ultimi tempi in relazione al "final draft" redatto per il voto formale. A tal proposito vorrei fornire il personale contributo di chi da oltre 10 anni [1] si è interessato in particolare proprio dell'evoluzione normativa e regolatoria nel campo dei filtri per aria. <br /> <br /> Questa conoscenza, unita al contatto con la realtà scientifica attravrso la collaborazione con il mondo accademico della ricerca [2], ci ha consentito nel corso del 1999 la realizzazione di 2 circuiti di prova: il primo per filtri d'aria per alta ed altissima efficienza (HEPA e ULPA) per particelle in accordo alla nuova EN 1822-4, il secondo per filtri di ventilazione generale secondo la norma EN 779. Recentemente, a settembre del 2001, la valutazione del sistema di qualità del Laboratorio di Prove e Collaudi di Vittuone (MI) ha permesso di ottenere la certificazione specifica dello stesso nel campo applicativo "Prove e collaudi di filtri per aria". <br /> <br /> Ciò premesso, in questa area di discussione su prEN 779, non ritengo di dover aggiungere nulla dal punto di vista tecnico rispetto a quanto già detto in questo forum da coloro che in questi anni insieme al sottoscritto hanno dedicato del loro tempo a discutere in seno al GC2/SC5 e dal delegato CTI. Le considerazione che seguono sono quindi unicamente di ordine "pratico" e più concretamente comprensibili dalla maggior parte degli addetti ai lavori. <br /> <br /> 1) La prova con il nuovo metodo spettrale (prEN 779) dura mediamente un terzo rispetto a quella colorimetrica precedente con aerosol atmosferico (EN 779), quindi con costi decisamente inferiori. <br /> <br /> 2) Come è successo con l'entrata in vigore della EN 1822, sul mercato ci sarà un periodo di tempo entro il quale coesisteranno vecchi e nuovi certificati di prodotto. Tale periodo sarà a mio parere inferiore rispetto a quello necessario al nostro ente normatore per la pubblicazione in lingua italiana come norma UNI EN. Sarà ovviamente premura dei costruttori specificare chiaramente se la classificazione dei propri filtri è riferita al vecchio oppure al nuovo metodo. <br /> <br /> 3) Tenuto conto che i "vecchi certificati" non hanno durata illimitata, alla loro scadenza i costruttori di filtri si dovranno preoccupare del loro rinnovo effettuando le prove di tipo con il nuovo metodo spettrale, oltretutto a condizioni economiche decisamente più vantaggiose. <br /> <br /> In conclusione, dopo attenta analisi dell'evoluzione tecnologica e normativa in atto, esprimo una posizione sicuramente favorevole alla revisione di norma prEN 779 così come è stata presentata nel documento finale per il voto formale. <br /> <br /> <br /> Cordialità. <br /> <br /> Dario Zucchelli <br /> F.C.R. spa <br /> Laboratorio di Prove e Collaudi <br /> <br /> Tel.: 02.61798237 <br /> Fax: 02.61798302 <br /> E-mail: fcrlab@fcr.it <br /> <br /> <br /> <br /> N.B. Per chi fosse interessato informo che l'UNI in questi giorni ha provveduto a pubblicare in lingua italiana le cinque parti della nuova UNI EN 1822 (maggio 2002). <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> Riferimenti <br /> [1] Zucchelli D., "Attuali prove sui filtri d'aria e previsioni future per nuovi metodi",Incontro Tecnico Roma '90, Settembre 1990 <br /> [2] Tronville P., Zucchelli D., "Evoluzione e tendenze nei filtri d'aria: integrazione tra attività di ricerca e di controllo della qualità", 41° Convegno AICARR, Milano, Marzo 2000