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CEN/TC 195 - Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi

Coordinatore GL: Ing. Rossi Christian - Project Leader: Martino Anna - Project Assistant: N.D. - Maggiori Informazioni

In questa sezione è riportata tutta la documentazione dell'attività del Gruppo di Lavoro, suddivisa tra attività nazionale svolta direttamente e attività CEN e/o ISO svolta dal GL in qualità di Mirror Committee.

Forum prEN 779 - Precisazioni in merito ai documenti a firma Fabio Franceschi

Altri Documenti

Organo Tecnico: CEN/TC 195

Note:
Torino, 20 aprile 2002 <br /> <br /> Oggetto: lettera in data 3 febbraio 2002 e messaggio in data 13 febbraio 2002 a firma Fabio Franceschi <br /> <br /> Ritengo di precisare quanto segue in merito ai documenti in oggetto. <br /> <br /> I) La proposta di revisione della norma EN 779 è stata oggetto di discussione, all’interno del Gruppo Consultivo 2 del Sottocomitato 5 del CTI, a partire dall’anno 1995 e fino alla conclusione dell’inchiesta pubblica nel 1999. Il CTI ha offerto a tutti i soggetti interessati l’opportunità di portare il proprio contributo - anche a carattere emendante - in merito alla revisione del metodo di prova EN 779. Il contenuto tecnico, incluso quanto descritto nell’appendice A, è stato quindi oggetto di esame (come documentato nei verbali delle riunioni) ed è stato approvato dai membri del Gruppo Consultivo 2 del Sottocomitato 5 del CTI. <br /> Nessuna contestazione è stata avanzata fino all’iniziativa presa dal Sig. Fabio Franceschi, posteriore di più di un anno alla conclusione dell’inchiesta pubblica. <br /> <br /> II) Alle osservazioni contenute nella lettera del 5 ottobre 2000 (pervenuta in forma cartacea allo scrivente e, tra gli altri, sottoscritta dal Sig. Franceschi) è stato dato puntuale riscontro. Su alcuni aspetti di quanto trattato ci si è limitati a ricordare le conclusioni delle lunghe discussioni che hanno avuto luogo nel gruppo di lavoro WG1 del Comitato Tecnico CEN TC 195 e nel Gruppo Consultivo 2 (alle quali il Sig. Franceschi non è intervenuto). <br /> <br /> III) La posizione delineata nel documento CTI/SC5/GC2/N.22 esprime l’opinione dell’Italia (formatasi come descritto al punto I) e non l’opinione personale del delegato italiano presso il CEN TC 195. <br /> <br /> IV) L’intenzione contraria alla revisione della norma EN 779, espressa dal Sig. Franceschi, è emersa soltanto a seguito dell’attribuzione di carattere normativo all’Appendice A: risulta quindi verosimile che le contestazioni alla base di tale atteggiamento siano sorrette principalmente da considerazioni di carattere commerciale, piuttosto che di opportunità tecnica e scientifica. <br /> <br /> V) Nel merito. La necessità di effettuare prove di laboratorio, che qualifichino gli elementi filtranti, derivante dall’eventuale (in caso di esito positivo del voto formale) revisione della norma EN 779, è collegata al progresso scientifico e tecnologico. In quanto tale, essa va considerata in un’ottica più ampia portando, un siffatto metodo di misura, dati più utili e chiari a costruttori, progettisti ed utilizzatori nella produzione e scelta dei filtri. <br /> <br /> VI) Avendo, lo scrivente, partecipato alle riunioni dei comitati tecnici ASHRAE di competenza, non consta che lo Standard ASHRAE 52.1-1992 verrà ritirato (ma che, anzi, verrà nuovamente pubblicato dopo alcune modifiche editoriali). Per altro nelle suddette sedi è stato dichiarato che molti laboratori sono già in grado di effettuare la prova secondo lo Standard ASHRAE 52.2-1999 e al fine di valutare la riproducibilità dei risultati del metodo di prova si sta procedendo a prove interlaboratorio come previsto nel progetto di ricerca in corso ASHRAE RP-1088 “Coordinate and Analyze Inter-Laboratory Testing of Filters Under Standard Test 52.2 to Determine Adequacy of Apparatus Qualification Tests”. <br /> <br /> VII) Oltre alle prove descritte nel rapporto NTV 00/002, il metodo europeo era già stato validato con altre tre prove interlaboratorio (nel 1993, 1994 e 1998). Inoltre esisteva già il metodo di prova Eurovent 4/9 (a sua volta validato in precedenza), molto simile alla revisione del metodo secondo EN 779. Il problema evidenziato dal Sig. Franceschi (variazione della capacità di accumulo misurata) non riguarda la revisione della norma EN 779. Infatti il processo di intasamento col quale si misura la capacità di accumulo di un filtro non viene cambiato dalla revisione suddetta. Il comitato tecnico CEN TC 195 ha poi preso atto della variazioni di efficienza spettrale riscontrate in quest'ultima prova interlaboratorio e le ha ritenute accettabili, anche in considerazione del fatto che i laboratori avevano adottato protocolli di prova tesi a verificare l'eventuale rilascio di particelle precedentemente catturate (shedding). L'effettuazione di misure prolungate configura una situazione differente da quella descritta nella revisione del metodo di prova EN 779 e può quindi portare alla riduzione della efficienza di cattura del materiale caricato elettrostaticamente. <br /> <br /> VIII) La decisione di effettuare la classificazione dei filtri fini sulla base del valore medio di efficienza spettrale a 0,4 &#61549;m (senza porre valori di soglia a filtro pulito) presuppone che il costruttore si assuma la responsabilità ed eventualmente il rischio di effettuare la prova prefigurando da sé la tipologia di filtro in questione (G od F). Essa non configura nessuna incongruenza rispetto al caso della attuale EN 779, ma piuttosto rappresenta una modifica rispetto alla norma attuale. <br /> <br /> IX) La correlazione tra efficienza spettrale a 0,4 micrometri misurata con contatore ottico di particelle ed il valore di efficienza colorimetrica è stata riscontrata da tutti i laboratori europei che hanno validato il nuovo metodo di prova (oltre che dai risultati citati dal Sig. Franceschi). Tale correlazione è stata anche pubblicata nei seguenti lavori: <br /> - Anglesio P., Tronville P., Filtri per ventilazione: metodo innovativo di valutazione ed esempi per prodotti rappresentativi, Atti 39° Convegno AiCARR, Milano, marzo 1998, p. 145-155; <br /> - Anglesio P., Tronville P., Experimental determination of the performance of air filters for general ventilation, Proc. 19th Air Infiltration and Ventilation Centre (AIVC) Conference, Oslo, September 1998, p. 66-76; <br /> - Tronville P., Determinazione sperimentale delle prestazioni di filtri d’aria per particelle, Tesi di Dottorato, Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino, Febbraio 1998. <br /> Numerose altre evidenze sono state fornite ai committenti di prove presso i laboratori europei. <br /> Da ultimo va osservato che, comunque, tale correlazione non ha nessuna rilevanza ai fini del rigore scientifico e dell’affidabilità del metodo. <br /> <br /> X) Il gruppo di lavoro WG 1 del Comitato Tecnico CEN TC 195 ha ritenuto utile la misura della efficienza del materiale filtrante, dopo l’annullamento della carica elettrostatica, non certo al fine di prevedere il comportamento del filtro in sito (funzione del luogo in cui il filtro si trova ad operare). Piuttosto tale misura fornisce l’indicazione indiretta dell’importanza del meccanismo di rimozione dovuto ad attrazione elettrostatica. Tale preoccupazione è dovuta all’analisi dei dati sperimentali ottenuti da numerosi istituti di ricerca indipendenti in tutto il mondo (ad esempio Research Triangle Institute in USA, SINTEF in Norvegia, VTT in Finlandia) e pubblicati negli atti di congressi internazionali (in cui è previsto un processo di peer-reviewing) tra il 1993 ed il 1999. Da questi si deduce chiaramente che la efficienza dei materiali elettrostaticamente caricati, sperimentati, diminuisce complessivamente nel tempo (pur tenendo quindi conto anche dell’aumento di efficienza dovuto all’intasamento). <br /> <br /> Paolo Tronville <br />


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