Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Autore: D. Dini

Collana: CA - 53 - Firenze 1998

Note:
Si riferisce sullo studio di un impianto che utilizza il principio di funzionamento della classica macchina a vapore (ciclo Joule), sfruttando però come fluido motore operante l'azoto, che nelle condizioni iniziali si trova alla temperatura di circa - 190°C (allo stato liquido). Tale fluido, dopo essere pompato da un serbatoio criogenico fino ad una pressione di 7 MPa, viene surriscaldato in una caldaia, tramite gas della combustione idrogeno-aria, alla temperatura di 470 °C, per essere poi inviato in un espansore alternativo, a triplice espansione (ogni volta risurriscaldando in caldaia a 470°C), per la produzione di lavoro. Le relative esperienze (contratto C.N.R., progetto finalizzato trasporti 2, n. 92.01694.PF74) hanno riguardato la valutazione dei coefficiente di trasmissione dei calore fra i gas della combustione idrogeno-aria e l'azoto nelle serpentine di una caldaia (scambiatore). L'alto valore risultante consentirà la realizzabilità di una caldaia, di dimensioni accettabili per un motore automobilistico ad azoto di media cilindrata.