8.1 Pianificazione per la penetrazione dei biocarburanti
8.1.1 Inserimento dei biocarburanti nella Macedonia Centrale - Grecia
8.2 Sviluppo di catene locali dei biocarburanti
8.3 Olio Vegetale Puro (PPO) come combustibile per veicoli pubblici e privati
8.3.1 PPO per i veicoli dell’Autorità Regionale del Mid Western - Irlanda
8.4 Impianti di produzione del biodiesel
8.5 Biodiesel come combustibile in veicoli pubblici e privati
8.5.1 Biocarburanti nel Comune di Gloucester – Regno Unito
8.5.2 Biodiesel nei veicoli pubblici a Gniewino - Polonia
8.5.3 Biodiesel nei mezzi di trasporto urbano a Murcia - Spagna
8.5.4 Biodiesel negli autobus della società Planetobus - Polonia
8.5.5 Biodiesel nel Parco del Ticino - Italia
8.5.6 Biodiesel nei veicoli della Commercial Group – Regno Unito
8.6 Biodiesel da Olio di Cucina Usato (UCO)
8.6.1 Raccolta di UCO per la produzione di biodiesel - Spagna
8.6.2 Produzione di Biodiesel da Olio Vegetale Usato – Regno Unito
8.6.3 Biodiesel nei veicoli pubblici di Richmond – Regno Unito
8.7 Biogas come combustibile in veicoli pubblici e privati
8.7.1 Biogas a Ljungby - Svezia
8.7.2 Biogas a Kalmar - Svezia
8.7.3 Biogas nei veicoli della WWTP a Murcia - Spagna
8 PROGETTI PILOTA BIO-NETT
8.1 Pianificazione per la penetrazione dei biocarburanti
8.1.1 Inserimento dei biocarburanti nella Macedonia Centrale - Grecia
Sommario
Il “Progetto per la penetrazione dei biocarburanti nella Regione della Macedonia Centrale (RCM)” mira a raggiungere nel 2010 la quota del 5.57% di utilizzo dei biocarburanti nel settore dei trasporti nella Macedonia Centrale, mediante le coltivazioni local,. Lo stato attuale delle coltivazioni nella RCM è sotto esame e sono in fase di sviluppo tre differenti scenari per la loro integrazione con "Energy crops".
Descrizione del progetto
La Regione della Macedonia Centrale è composta da sette
Prefetture: Thessaloniki, Serres, Kilkis, Halkidiki, Pieria, Pella e Imathia.
Comprende una superficie di
Agli inizi del Progetto BioNETT, nel 2006, lo sviluppo di un piano per la penetrazione dei biocarburanti nella Regione della Macedonia Centrale è stato considerato essenziale per promuovere e migliorare ulteriormente il settore dei biocarburanti.
Il lavoro è stato condotto dalla REACM-ANATOLIKI S.A. con la collaborazione di alcune organizzazioni di agricoltori e delle Autorità Regionali.
Il progetto intende proporre tre scenari possibili per la sostituzione delle tradizionali colture con colture energetiche (nello specifico, Soia, Girasole, Cotone e Colza) e per l'impiego di terreno attualmente posto a set-aside.
Il
primo passo è stato quello di calcolare il potenziale annuo delle Energy crops per
la produzione di biodiesel partendo dalla constatazione che nella Macedonia Centrale
sono disponibili
1° Scenario-Bassa penetrazione - 1% di utilizzo del terreno disponibile
Superficie
coltivata:
Combustibile:
Obiettivo del 7,08% del 5,75% di biodiesel, da raggiungere nel 2010
2° Scenario- Penetrazione di medio livello - 2% di utilizzo del terreno disponibile
Superficie
coltivata:
Combustibile:
Obiettivo del 14,16 % del 5,75% di biodiesel, da raggiungere nel 2010
3° Scenario-Penetrazione di alto livello - 4% di utilizzo del terreno disponibile
Superficie
coltivata:
Combustibile:
Obiettivo del 28,32% del 5,75% di biodiesel, da raggiungere nel 2010
8.2 Sviluppo di catene locali dei biocarburanti
8.2.1 - 1.000 ettari di biodiesel - Italia
Sommario
Il Progetto Pilota “
Introduzione
L’obiettivo è quello di coltivare specie oleaginose
(soia e colza) per ottenere biocarburanti su un’area di circa
Considerando le attuali rese, potranno essere prodotte approssimativamente 1.000 tonnellate di biodiesel da utilizzare per l'alimentazione di veicoli pubblici e privati. Inizialmente il progetto era nato con lo scopo di produrre biodiesel per le imbarcazioni che circolano nella rete dei Navigli di Leonardo da Vinci, una rete di canali tra Milano e il Ticino, ma successivamente l’obiettivo è stato esteso ad altri utenti finali, come ad esempio le flotte pubbliche dei territori interessati dal progetto.
Basandosi su una stima di massima, la quantità totale di biodiesel prodotto (1000 t/anno) potrebbe essere usata, come B100, da circa 1.000 veicoli. L’utilizzo di miscele con basso contenuto di biodiesel consentirebbe invece di aumentare proporzionalmente il numero di veicoli coinvolti.
Il coordinamento del progetto è affidato alla Navigli Lombardi Scarl, un’organizzazione privata gestita da un consiglio di amministrazione costituito principalmente da rappresentanti delle Pubblica Autorità (Regione Lombardia, Provincia di Milano e tutti i Comuni interessati dalla rete dei navigli descritta dalla mappa nella figura a fianco).
Dati tecnici di progetto
Superficie
di territorio disponibile: circa
Colture previste: soia e colza
Combustibile: circa 1.000 tonnellate all’anno di biodiesel, da utilizzare puro o in miscela. 1.000 tonnellate di B100 possono rifornire circa 1.000 auto all’anno.
Utenti finali: veicoli pubblici e privati e imbarcazioni nei canali dei Navigli
Attori principali:
- Regione Lombardia – finanziatore e principale stakeholder. La Lombardia è sempre stata attiva nella promozione dei biocarburanti e dell'uso della biomassa
- Navigli Lombardi Scarl - Coordinatore
- Consorzio Agrario di Milano e Lodi per la gestione della parte agricola della filiera
- CTI – Comitato Termotecnico Italiano, come consulente tecnico e partner Bio-Nett
- Assocostieri Unione Produttori Biodiesel che rappresenta tutti i produttori di biodiesel in Italia
- Associazioni agricole: Cia, Confagricoltura, Codiretti
Costo stimato: 310.000 € per il primo anno di attività. Il progetto è finanziato dalla Regione Lombardia e dagli altri soggetti coinvolti.
Status corrente
Con il coordinamento della Navigli Lombardi Scarl, (nell'immagine della pagina precedente è riportata la griglia dei navigli leonardeschi presente a sud ovest di Milano) e con il supporto tecnico del CTI e del Consorzio Agrario, si sta effettuando uno studio di fattibilità che tenga soprattutto conto delle condizioni incerte del mercato italiano. Nel frattempo il coordinatore, con l'aiuto del CTI, sta cercando di identificare e contattare potenziali utenti finali.
Il Consorzio Agricolo sta inoltre pianificando le attività in campo per la coltivazione delle oleaginose selezionate.
8.2.2 Agro-Energia a Kilkis - Grecia
Sommario
Il Progetto Pilota “Agro-Energia a Kilkis” prevede lo sviluppo di una filiera corta per la produzione e l'utilizzo di biodiesel nella Prefettura di Kilkis (una delle sette prefetture territoriali che compongono la regione della Macedonia Centrale nel nord della Grecia). Il piano è stato elaborato nell’ambito del Piano di Sviluppo Innovativo della Prefettura di Kilkis ed è supportato dal Progetto BioNETT.
Introduzione
Nel 2006 la Prefettura di Kilkis ha elaborato un Piano di Sviluppo Innovativo. Il Piano analizza, riferendosi ad un arco temporale di 5 anni fino al 2012, lo sviluppo di nuove attività agricole ed esamina le possibili colture energetiche e aromatiche, le modalità di lavorazione delle stesse, la produzione e commercializzazione dei biocarburanti così come di altri oli essenziali e lo sviluppo dell'agriturismo nell’area. La parte relativa allo sviluppo e commercializzazione dei biocarburanti è stata realizzata grazie alle attività Bio-NETT.
Descrizione del Progetto
L’obiettivo del progetto è sviluppare una filiera corta
di produzione e utilizzo di biodiesel nel Comune di Axioupoli in collaborazione
con l’Associazione degli agricoltori di Axioupoli non solo nel ruolo di
produttori della materia prima ma anche come imprenditori e utenti finali. Il
progetto prevede la coltivazione di
I semi prodotti saranno in seguito sottoposti a spremitura, nell'impianto di proprietà dell'Associazione, per ottenere olio di colza; i residui della lavorazione dei semi saranno utilizzati in un progetto-pilota locale.
L’olio di colza verrà inviato ad alcuni impianti di biodiesel esistenti nella regione. Si stima una produzione di circa 825 tonnellate all'anno da utilizzare per alimentare mezzi agricoli e veicoli per il trasporto pubblico. I veicoli saranno riforniti mediante due stazioni di rifornimento da costruire nel Comune di Axioupoli.
Dati di progetto
Terreno
disponibile:
Coltura sperimentale: colza
Combustibile: circa 825 tonnellate di biodiesel
Utilizzatori finali: mezzi agricoli e autobus locali
Principali investimenti: 1 impianto di spremitura dei semi, depositi per lo stoccaggio dei semi, 2 stazioni di rifornimento per il biodiesel, 1 impianto pilota per l’utilizzazione energetica dei residui di colza.
Attori principali:
- REACM ANATOLIKI S.A.: consulenza e servizi tecnici, divulgazione, impianti pilota per l’utilizzo di residui di biomassa
- Associazione degli Agricoltori di Kilkis: coltivazioni sperimentali di colza, attività di informazione
- Associazione degli Agricoltori di Axioupoli: attività di informazione, costruzione dei depositi, installazione e gestione degli impianti di produzione dell’olio di colza, formazione del personale, installazione di stazioni di rifornimento per il biodiesel
- Aristotle University: formazione degli agricoltori, ricerca e consulenza scientifica
Costo stimato: 5.100.000 € per l’investimento principale (coltivazioni energetiche, impianti di stoccaggio e pompe), e 1.120.000 € aggiuntivi per la formazione di coltivatori e personale degli impianti, consulenza e servizi tecnici, servizi di consulenza, ricerca, campagne informative e attività di divulgazione.
Status corrente
Ritardi
nell’approvazione e nel finanziamento del Progetto, combinati alla crisi del
settore dei biocarburanti in Grecia nel 2007 (alti prezzi di acquisto dei
cereali e degli oli vegetali) hanno ostacolato l’implementazione. Si prevede
che la disponibilità di Fondi Europei Strutturali e Regionali per il periodo
“2007-
Nell'immagine a fianco uno schema semplificato di filiera corta locale per la produzione di biodiesel utilizzato in trattori e autobus pubblici
8.3 Olio Vegetale Puro (PPO) come combustibile per veicoli pubblici e privati
8.3.1 PPO per i veicoli dell’Autorità Regionale del Mid Western - Irlanda
Sommario
Dopo che la TEA ha presentato il Progetto BioNETT al Comitato dell’Energia Rinnovabile dell’Autorità Regionale del Mid Western (MWRA), è stato istituito un sottocomitato per esaminare il potenziale dei biocarburanti per i veicoli utilizzati dall’autorità locale.
Nei primi stadi di questo progetto, nel 2006, l’olio vegetale puro (PPO) era l’unico biocombustibile disponibile a livello locale in questa regione. Al tempo è stato fatto uno studio per valutare la possibilità di produrre veicoli a PPO e la conversione di motori diesel da gasolio a PPO. Sono stati identificati mezzi adatti ad operare a PPO ed stata effettuata una gara d’appalto nel 2007 per determinare i fornitori dei kit di conversione e del PPO. In seguito alla chiusura dell'appalto il Comune di Limerick ha provveduto a convertire 2 furgoni Citroen Berlingo a PPO. Le altre autorità locali presenti nella MWRA stanno progettando la conversione a PPO di veicoli nel 2008.
Descrizione
Il MWRA è composto da 4 autorità locali: la provincia di North Tipperary, la città di Limerick (e la sua provincia) e la provincia di Clare. La TEA partecipa al Comitato sull’Energia Rinnovabile della MWRA, che include rappresentanti di ogni autorità locale nella regione. Le Autorità locali sono state identificate come attori chiave per l'implementazione delle azioni stabilite dal governo centrale per la riduzione del consumo di energia e per aumentare l’utilizzo di energia rinnovabile. Da quando, nell’aprile 2006 è stata fatta una presentazione del Progetto BioNETT al Comitato, si è deciso di portare avanti ulteriori ricerche nel settore, ed in tale contesto è stato istituito un sottocomitato sui biocarburanti. La TEA, che ha partecipato attivamente a questa fase, in seguito si è impegnata in un progetto (come parte del BioNETT) per eseguire uno studio di fattibilità al fine di esaminare il potenziale di diffusione dei biocarburanti da parte delle autorità locali nella regione.
Il TEA, in collaborazione con il network locale del Progetto BioNETT, ha condotto uno studio di fattibilità per esaminare ogni veicolo posseduto dall’autorità locale nel MWRA e per identificare le possibili soluzioni alternative di utilizzo di biocarburanti. Dato che tutte le autorità locali utilizzavano gasolio minerale quasi al 100%, i biocarburanti possibili identificati sono stati il PPO o il biodiesel; per la maggiore disponibilità locale si è poi deciso di concentrarsi sul PPO.
È stata effettuata un’indagine estesa ad ogni autorità locale per ottenere informazioni sulle tipologie di mezzi, distanza annuale percorsa, consumo di carburante e tipo di attività svolta dai veicoli. Contemporaneamente è stata svolta una ricerca sull’utilizzo di PPO, con l'assistenza dell’Università di Limerick. Il sottocomitato sui biocarburanti MWRA ha effettuato anche uno studio sul Comune di Cork (a fianco una foto del consiglio cittadino) per valutare la loro esperienza compiuta con il PPO in 15 veicoli nell’ottobre 2006. Con questi studi sono stati identificati vari veicoli adatti alla conversione a PPO e tra questi sono stati scelti 3 mezzi per ogni Autorità locale.
Nel giugno 2007 è stata stabilita una gara d’appalto per definire i fornitori del kit di conversione e del PPO; successivamente si è passati alla fase più operativa.
Nel dicembre 2007 il Comune di Limerick ha convertito 2 furgoni Citroen Berlingo. Nel 2008 sono previste conversioni per altri veicoli dei Comuni di Tipperary e Limerick. Il Comune di Clare invece ha deciso interrompere il progetto a causa di problemi di approvvigionamento di PPO dati dalla distanza dagli impianti di spremitura.
Dati tecnici
Numero di veicoli identificati: 12 (in media 3 per ogni autorità locale)
Consumo
annuale di carburante stimato:
Carburante: Olio Vegetale Puro (PPO) – DIN 51605
Prezzo del carburante nel settembre 2007: 0,94 €/l IVA inclusa e accisa esclusa.
Kit
di conversione: in media €
8.3.2 PPO nei veicoli ‘Iecavnieks’ - Lettonia
Sommario
Il Progetto pilota “Iecavnieks” è focalizzato sull'utilizzo di olio di colza (PPO) come carburante per veicoli agricoli e mezzi pesanti di proprietà della società privata “Iecavnieks” e di agricoltori privati che collaborano con tale società.
Descrizione del progetto
Iniziando a sviluppare i progetti pilota Bio-NETT nel
2006,
Quindi,
La compagnia “Iecavnieks” è nata dalla riorganizzazione di un’azienda agricola del periodo sovietico e grazie ad un’oculata strategia di gestione è riuscita a mantenere un’ottima posizione sul mercato lettone ed internazionale.
La compagnia si occupa di deposito di semi e granaglie e loro lavorazione primaria, produzione di oli, servizi di trasporto per altre compagnie e agricoltori, servizi di consulenza agricola.
Producendo olio di semi di colza sia per utilizzo alimentare che per produzione di biocarburante la società ha incontrato difficoltà nel vendere tale prodotto come combustibile per i consumatori locali a causa della concorrenza tra i due mercati.
La società ha fin dall'inizio preferito concentrarsi
sull'utilizzo del PPO per regioni puramente economiche. Il costo degli oli
vegetali, prodotto dalla compagnia stessa, è infatti di 0.41 euro al litro. In
stretta cooperazione con il team lettone del BioNETT, sono stati effettuati dei
seminari informativi per il personale della Iecavnieks e i suoi principali clienti,
gli agricoltori. Nel frattempo l’utilizzo di oli vegetali come carburante è
stato incoraggiato dal rapido aumento dei prezzi dei combustibili convenzionali.
Infatti, nelle officine locali sono stati modificati alcuni camion DAF, MAZ e MAN, un minibus Nissan Serena, un trattore John Deere 7800 e due mietitrebbia (JD1170 e JD1188); nelle foto si possono notare i serbatoi supplementari per l'olio. Al momento la compagnia utilizza 12 veicoli modificati e alimentati a PPO. In seguito, incoraggiati dall’esempio della “Iecavnieks”, gli agricoltori che vendono olio di colza alla compagnia sono stati coinvolti ed ora utilizzano PPO per le mietitrebbia e i trattori.
8.3.3 PPO nella Contea di South Tipperary - Irlanda
Sommario
La Contea di South Tipperary (STCC) ha partecipato al progetto “Biocarburanti per il Trasporto” nel corso del 2007. Nell’ambito di questo progetto è stato finanziato il 75% dei costi di conversione dei motori di alcuni veicoli per passare da gasolio a PPO; grazie a questi contributi sono stati convertiti 2 camion nel luglio e settembre 2007.
Descrizione del Progetto
Nell’estate 2006 la TEA ha effettuato una ricerca per la Contea di South Tipperary (STCC) grazie alla quale ha identificato un certo numero di veicoli idonei alla conversione a PPO. La Contea era interessata a convertire alcuni mezzi a PPO e ha deciso di partecipare ad un programma specifico - Biocarburanti per il Trasporto - che offriva una garanzia di copertura del 75% per i costi di conversione dei veicoli. La STCC ha ricevuto il suo primo veicolo, un camion per il trasporto della ghiaia, nel luglio 2007, convertito dalla società Greencar a PPO. Il camion è stato dotato di un doppio serbatoio: il principale contiene PPO e il secondario gasolio. La doppia alimentazione è stata scelta per evitare problemi di avviamento in caso di basse temperature: nel sistema con doppio serbatoio, infatti, l’avviamento attua con il gasolio e solo in un secondo tempo l'alimentazione passa automaticamente al PPO. Un secondo camion, Volvo FM 9, è stato convertito a PPO nel settembre 2008.
L'unico
problema tecnico degno di nota, riscontrato dopo la conversione a PPO, è stato il
più frequente cambio dei filtri a causa del loro precoce intasamento; questo
fenomeno è frequente nel caso in cui non venga effettuata una adeguata pulizia
del serbatoio e del sistema di alimentazione. Come risultato, il tempo tra una
manutenzione e l’altra si è dimezzato. Il PPO è fornito dalla compagnia locale
Kilkenny Cereals, in container da
Dati tecnici
Numero di veicoli: 2
Consumo
annuo di carburante stimato:
Chilometraggio
annuale stimato:
Combustibile: Olio vegetale puro (PPO) DIN 51605
Prezzo del combustibile nel settembre 2007: 0,94 €/l IVA inclusa
Kit di conversione: €5.000/camion, senza il finanziamento del 75% (costo con il finanziamento: €1.250)
8.4 Impianti di produzione del biodiesel
8.4.1 Biodiesel nella città di Slivo Pole - Bulgaria
Sommario
Descrizione del progetto
L’impianto della “AstraBioplant Ltd” si trova nel
comune di Slivo Pole, in Bulgaria,
L’inizio delle attività risale all’inizio del 2006; a metà 2007 è partita la pianificazione e nell’ottobre dello stesso anno il lavoro di costruzione vera e proprio dell'impianto. Nel luglio 2008 è stato prodotto il primo biodiesel utilizzando girasole e colza proveniente dalla regione. Nel contempo è stata avviata una attività di formazione e informazione per coinvolgere tutti i principali attori locali. Il biodiesel prodotto a regime sarà disponibile sul mercato regionale secondo quanto stabilito da una legge nazionale che introduce l'obbligo del suo impiego. L'impianto, costato circa 14 M€, impiega 120 persone. Il biodiesel prodotto viene miscelato con gasolio per produrre una miscela B5.
8.5 Biodiesel come combustibile in veicoli pubblici e privati
8.5.1 Biocarburanti nel Comune di Gloucester – Regno Unito
Descrizione
Il Comune di Gloucester ha recentemente incaricato un funzionario interno di occuparsi del tema dei biocarburanti; questo ha permesso di avviare tre progetti pilota specifici grazie anche alla consulenza fornita dalla SWEA, partner del progetto Bio-NETT, che ha fornito le informazioni sulla sostenibilità e sulle modalità di conversione dei veicoli a olio vegetale puro (PPO) e a biodiesel. I progetti implementati sono descritti di seguito.
Vigili del Fuoco
I Vigili del Fuoco di Gloucester hanno iniziato ad
utilizzare una miscela B5 per i loro 35 veicoli a servizio di 4 stazioni,
consumandone circa
Navette dei parcheggi di interscambio
Stimola dall'iniziativa dei Vigili del Fuoco, anche la
società locale che gestisce i bus navetta nei parcheggi di interscambio, ha
iniziato ad utilizzare
Dal 7 gennaio al 7 agosto 2007 i veicoli hanno
utilizzato
La società autostrade di Gloucester
La società autostrade di Gloucester ha programmato
l’utilizzo di olio vegetale puro in 5 autocarri tra quelli del loro deposito di
Forest of Dean. Il collaudo dei mezzi è stato previsto a fine 2008 e si prevede
l’utilizzo di oltre
Conclusioni
Il biocombustibile si è dimostrato essere leggermente più costoso rispetto al gasolio convenzionale e gli utenti hanno segnalato la necessità di sostituire più frequentemente i filtri, almeno nel primo periodo. All'inizio è stata segnalata anche una maggiore fumosità di alcuni veicoli, ma successivamente si è dimostrato che tale inconveniente era legato a malfunzionamento del motore e non all'uso del biocarburante.
Il progetto pilota dei Vigili del Fuoco è ancora in atto, mentre quello sulle navette dei parcheggi di interscambio si è momentaneamente fermato anche dovrebbe ripartire prima della fine dell’anno.
8.5.2 Biodiesel nei veicoli pubblici a Gniewino - Polonia
Sommario
Il Progetto Pilota “biodiesel nei veicoli pubblici a Gniewino” è focalizzato sulla costruzione di una stazione di rifornimento di una miscela di biodiesel/gasolio (da B20 a B100) per 14 veicoli (scuolabus, veicoli dei Vigili del Fuoco) del Comune di Gniewino in Polonia. Il progetto è nato grazie all'attività svolta da BAPE nel Progetto BioNETT.
Descrizione
Gniewino è un Comune rurale nel nord della Pomerania, con circa 7.000 abitanti su un’area di 176 km2; è sempre stato molto attivo nella promozione delle fonti di energia rinnovabile e molto interessato alle problematiche ambientali. La scuola, ad esempio, è dotata di impianto termico alimentato a cippato di legna. Il Comune ha istituito un Centro di Assistenza Tecnica e Servizio per gli scuolabus comunali e a breve, nella stessa area, realizzerà una stazione di rifornimento per la distribuzione di una miscela biodiesel/gasolio che inizialmente verrà utilizzata per nove scuolabus e per alcuni mezzi dei Vigili del Fuoco.
Gli
scuolabus hanno circa 20 anni e, dopo una completa revisione, i loro motori sono
stati autorizzati ad essere riforniti con biodiesel fino ad una miscela B100. Ogni
anno percorrono circa
I
tre veicoli più utilizzati dai Vigili del Fuoco hanno invece 20-30 anni e
percorrono circa
Il principale problema riscontrato è quello della disponibilità di biocarburanti. L’intera produzione di biodiesel è infatti gestita dalle compagnie petrolifere locali. Ad esempio il gruppo LOTOS, di Gdansk, offre il “Servizio Diesel Lotos” che consente di affittare gli impianti delle stazioni di rifornimento da installare presso il proprio sito e da rifornire con i carburanti desiderati. Tale servizio, tuttavia, non include il biodiesel. L'attività Bio-NETT si è quindi focalizzata sulle modalità di approvvigionamento del biocarburante che si spera possa essere disponibile nel 2009.
8.5.3 Biodiesel nei mezzi di trasporto urbano a Murcia - Spagna
Sommario
Il
Progetto Pilota prevede l’utilizzo di biodiesel in 3 autobus del servizio
urbano di Murcia che servono la linea 4, la più lunga tra le linee cittadine. Il
periodo di prova, iniziato nel luglio 2008, durerà un anno: nel primo semestre
gli autobus utilizzeranno
- ARGEM, partner Bio-NETT, per la gestione, il supporto tecnico e la formazione dei tecnici della società dei trasporti;
- Comune di Murcia, proprietario della rete urbana di autobus;
- LATBUS, la società dei trasporti urbani a Murcia.
I
tre autobus della linea 4, oggetto della prova, trasportano circa 320.000
passeggeri all’anno, percorrendo circa
Descrizione del Progetto
Gli autobus della linea 4 sono modelli MAN NM-223-F,
autorizzati dalla casa madre ad essere alimentati con biodiesel. Prima di iniziare
il progetto, i loro serbatoi e i circuiti del carburante sono stati ripuliti
per eliminare eventuali impurità che sarebbero potute passare in soluzione a
causa del potere solvente del biodiesel creando problemi ai filtri e al sistema
di iniezione. Sono inoltre state verificate tutte le componenti in gomma per
verificarne la compatibilità con il biocarburante. La società di gestione dei
mezzi si è dotata di una cisterna con capacità di
8.5.4 Biodiesel negli autobus della società Planetobus - Polonia
Sommario
Il Progetto Pilota “Biodiesel negli autobus della Planetobus” è finalizzato alla realizzazione di una stazione di rifornimento con una miscela di biodiesel e gasolio (da B20 a B100) per gli autobus (30 veicoli) della compagnia Planetobus (www.planetobus.gda.pl). Il progetto qui descritto è nato in seguito all'attività di formazione svolta da BAPE, partner del progetto Bio-NETT.
Descrizione
La Planetobus è una compagnia privata di autobus,
operativa a livello locale nei dintorni di Gdansk, una cittadina polacca. La
compagnia ha iniziato ad operare nel
Gli
autobus della Planetobus hanno 20-30 anni e, in seguito a revisione, si è
deciso che di passare a miscele a vario tenore in biodiesel, anche fino a B100.
Ogni mezzo percorre circa 60.000 km/anno
per autobus con un consumo di circa
Similmente all'altro progetto polacco descritto in precedenza, il principale problema riscontrato è stato quello della disponibilità di biocarburanti. L’intera produzione di biodiesel è infatti gestita dalle compagnie petrolifere locali. Ad esempio il gruppo LOTOS, di Gdansk, offre il “Servizio Diesel Lotos” che consente di affittare gli impianti delle stazioni di rifornimento da installare presso il proprio sito e da rifornire con i carburanti desiderati. Tale servizio, tuttavia, non include il biodiesel. L'attività Bio-NETT si è quindi focalizzata sulle modalità di approvvigionamento del biocarburante che si spera possa essere disponibile nel 2009.
8.5.5 - Biodiesel nel Parco del Ticino - Italia
Sommario del progetto
Il Progetto “Biodiesel nel Parco del Ticino” è finalizzato alla realizzazione di una stazione di rifornimento di B25 (25% biodiesel + 75% gasolio) per i 25 veicoli (auto, jeep, veicoli di servizio) di proprietà del Parco del Ticino – il più esteso parco regionale in Italia.
Introduzione
Il Parco regionale del Ticino è situato nella zona nord
ovest della Lombardia; è il più esteso parco regionale in Italia occupando un’area
di
Il Parco ha sviluppato un programma di sostenibilità ambientale aderendo alla Carta di Aalborg nel 2001 e adottando un piano per la promozione e il coordinamento della “Agenda 21 nel Parco”. Nonostante l’Agenda 21 non sia ancora totalmente operativa, molto è stato fatto per la sostenibilità ambientale di varie attività; sono state identificate le aree più sensibili e, fornendo supporto operativo alle Autorità Locali, sono stati individuati progetti specifici che attualmente sono in fase di implementazione. L’Agenda 21 del Parco promuove anche il Green Procurement mediante un “Marchio del Parco” per i prodotti agricoli e incentiva la mobilità sostenibile a livello inter-comunale. Promuove inoltre la certificazione di sistemi di qualità e di gestione ambientale, in accordo con la ISO 9001, la ISO 14001 e/o gli Standard EMAS, per le imprese agricole che producono beni utilizzando metodi biologici e integrati per ottenere prodotti di alta qualità.
Nel momento in cui il Parco ha preso atto del fatto che può
svolgere un importante ruolo istituzionale nella promozione ed elaborazione di
azioni Energeticamente Sostenibili a
livello locale, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità già fissati, è stato
promosso e coordinato il WISE PLANS Comunità Energeticamente Sostenibili – un
progetto IEE. Il progetto, chiuso a fine
Il CTI è stato coinvolto nel progetto WISE PLANS come supporto tecnico al Parco del Ticino nelle attività di pianificazione. Da questa cooperazione è nata l’idea di un “progetto dimostrativo” sull’utilizzo del biodiesel che ha trovato piena applicazione con le attività CTI nel contesto Bio-NETT, grazie al quale il Comitato Termotecnico Italiano ha potuto effettivamente prestare la sua opera di consulenza tecnica aiutando e formando i decisori del parco.
Dopo varie riunioni tecniche, quindi, è stato deciso di installare una stazione di rifornimento che potesse alimentare i 25 mezzi del parco con una miscela B25, in accordo con l'attuale legislazione nazionale. La stazione di rifornimento è stata aperta nella seconda metà del 2007 e poiché ad oggi non sono stati rilevati problemi tecnici di alcun genere, la direzione del Parco sta pensando di estendere l'utilizzo della miscela anche alle auto private dei dipendenti. La stazione di rifornimento è dotata anche di un software per la gestione degli utenti mediante carte prepagate consentendo un facile controllo delle operazioni.
Dati Tecnici
Capacità
serbatoio installato:
Carburante: Eco-Diesel: B25 – 25% Biodiesel / 75% Gasolio
Prezzo del carburante nel Novembre 2007: 0,945 €/l + VAT (20%) = 1,134 €/l (quando il contratto di fornitura è stato firmato il prezzo del gasolio era 1,210 €/l).
Investimento richiesto: 5.916 € per la stazione di rifornimento e per il software di gestione dei mezzi e delle carte prepagate.
8.5.6 Biodiesel nei veicoli della Commercial Group – Regno Unito
8.5.7 Biodiesel da colza per la PATA-AB - Lettonia
Sommario del progetto
Questo progetto è finalizzato all'uso di vari biocarburanti per alimentare i 40 camion della società PATA-AB, una delle maggiori compagnie lettoni operanti nel settore del legname.
Descrizione del progetto
Iniziando
a sviluppare i progetti pilota Bio-NETT nel 2006,
Quindi,
La
PATA-AB è proprietaria di intere foreste da cui ricava legname da lavoro e da
ardere che poi trasporta con i propri mezzi; gli stessi mezzi sono inoltre
impiegati per trasportare legname e manufatti di altre aziende della regione.
Fin dal
La PATA-AB utilizza dei camion SCANIA R-124, R-420 e R-480 non più vecchi di 4 anni, in quanto la politica aziendale prevede una elevata frequenza di rinnovo per poter rispettare sempre i limiti di emissione fissati dalla Comunità Europea. I modelli utilizzati sono tutti autorizzati all'uso del biodiesel a varie miscelazioni con gasolio (fino a B100).
Interessante sottolineare che la società ha individuato un coefficiente per stabilire se utilizzare la miscela o il gasolio minerale. Il coefficiente è calcolato come rapporto tra il prezzo del biodiesel e il prezzo del gasolio; se supera lo 0,9 la società utilizza gasolio, se è inferiore passa al biodiesel o a sue miscele. Nel giugno 2008 il rapporto era pari a 0,87 quindi è stato deciso di iniziare la sperimentazione che prosegue tuttora con 4 veicoli.
8.6 Biodiesel da Olio di Cucina Usato (UCO)
8.6.1 Raccolta di UCO per la produzione di biodiesel - Spagna
Sommario
La Regione di Murcia, in particolare il Ministero dello Sviluppo Sostenibile Regionale, sta portando avanti un progetto pilota per la raccolta nelle abitazioni di olio da cucina per la produzione di biodiesel nel tentativo di promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie di produzione dei biocarburanti e di risolvere il problema degli oli usati che troppo spesso vengono versati negli scarichi. Il sistema utilizza degli imbuti, costruiti appositamente, per renderne più semplice la raccolta in comuni bottiglie di plastica; le bottiglie vengono poi conferite in apposite campane simili a quelle per la raccolta del vetro.
Descrizione del progetto
La
ARGEM, nell’ambito del Progetto BioNETT, ha lavorato in stretta collaborazione con
il Ministero dello Sviluppo Sostenibile Regionale per organizzare il progetto.
Insieme hanno sviluppato l’idea di implementare un sistema su piccola scala per
la raccolta di olio usato da utilizzare come materiale prima, in un impianto
locale, per la produzione di biodiesel. Si è stimato che la produzione annuale
di olio domestico usato è di circa
L'imbuto, progettato proprio
per aiutare i comuni cittadini a raccogliere l'olio, è dotato di una vite che
permette di adattarlo alle bottiglie di plastica dell'acqua minerale da 1-
La raccolta dei contenitori viene effettuata dalle aziende socie della "Empresarios de Recogida, Tratamiento y Reciclaje de Aceite y Grasa" - AERTA – (Società di Raccolta, Trattamento e Riciclaggio degli oli e grassi) che conferiscono le bottiglie ad un impianto centrale che provvede allo loro "spremitura", per il recupero dell'olio da avviare alla conversione a biodiesel, e alla loro successiva triturazione per il riciclaggio della plastica.
Maggiori informazioni sul sito: http://www.separaryreciclar.com/aceites/
8.6.2 Produzione di Biodiesel da Olio Vegetale Usato – Regno Unito
Sommario
Descrizione del progetto
Situata in una zona industriale a Enfield (nord est di
Londra),
Nella sede della società, vicino agli impianti di trasformazione, è stata installata anche una piccola stazione di rifornimento aperta al pubblico.
8.6.3 Biodiesel nei veicoli pubblici di Richmond – Regno Unito
Sommario
Il Comune di Richmond sul Tamigi ha sviluppato con successo un progetto pilota nei primi mesi del 2008 con 10 veicoli alimentati a biodiesel prodotto da olio da cucina usato. Grazie ai risultati positivi di questo esperimento, il funzionario responsabile dei veicoli pubblici ha deciso di convertire a biodiesel puro l’intero parco veicoli comunale e dei suoi fornitori per un totale di 300 mezzi. La NELEEAC, partner Bio-NETT, ha contribuito allo sviluppo del progetto grazie alle informazioni tecniche fornite.
Descrizione del progetto
Richmond sul Tamigi è situato nell’area sud ovest di
Londra ed occupa un'area di circa
Uno
dei principali punti di forza del progetto è quello di puntare al recupero
delle materie prime locali per evitare problemi ambientali di trasporto. Le
prime prove a biodiesel sono state effettuate ad inizio 2008 su 10 veicoli tra
quelli disponibili utilizzando circa
Si
stima infatti un consumo di circa
8.7 Biogas come combustibile in veicoli pubblici e privati
8.7.1 Biogas a Ljungby - Svezia
Sommario
Il progetto pilota “Biogas a Ljungby” è finalizzato alla realizzazione di un impianto di concentrazione di biogas, prodotto dal locale impianto di depurazione delle acque di scarico, e di una stazione di rifornimento a biometano nella città di Ljungby.
La
produzione attuale di gas corrisponde a
Il
progetto è stato supportato dall’Agenzia dell’Energia per
Descrizione del progetto
La città di Ljungby, 18.000 abitanti, è situata nella parte occidentale della regione di Kronoberg, nel sud della Svezia.
Il progetto è partito quando la EES ha contattato il Comune di Ljungby per analizzare la fattibilità di un impianto di conversione del biogas in biometano per alimentare veicoli. L’impianto di trattamento delle acque reflue a Ljungby è attivo da anni ed ha sempre prodotto biogas che, per mancanza di utenze specifiche, è sempre stato bruciato in torcia senza recupero di energia. La città è dotata anche di una rete di teleriscaldamento alimentata da un cogeneratore a biomassa legnosa e rifiuti. Si è quindi pensato di utilizzare il teleriscaldamento per fornire l'energia termica necessaria al processo di digestione anaerobica dei fanghi per la produzione di biogas in modo da poter convertire quest'ultimo in biometano senza sprechi.
Nel gennaio 2006 il Comune di Ljungby ha iniziato a quantificare i volumi di gas prodotti dall’impianto di trattamento acque e a stimare la sostenibilità economica del progetto. Nel febbraio 2008, grazie ai risultati positivi delle prime valutazioni, si è deciso di proseguire con le analisi tecnico-economiche pensando anche ad un possibile impianto di concentrazione del biogas in biometano corredato di serbatoio di stoccaggio e di stazione di rifornimento.
Successivamente è stata indetta una gara per l'appalto dei servizi che comporteranno una spesa di circa 1,3 M€.
La
produzione attuale di gas è pari a circa
In una seconda fase si è già pensato di integrare l'attuale impianto di digestione anaerobica con un nuovo digestore alimentato a biomassa vegetale per miglorare le rese in biogas.
8.7.2 Biogas a Kalmar - Svezia
Sommario
Il progetto pilota “Biogas a Kalmar” è finalizzato all’installazione di un sistema di conversione di biogas in biometano e nella realizzazione di una stazione di rifornimento per autobus e auto a Kalmar.
Descrizione del progetto
La città di Kalmar, con 60.000 abitanti, è il centro principale della Regione di Kalmar nel sud est della Svezia.
Il
progetto prevede la produzione di biogas in un impianto di trattamento delle
acque di scarico di proprietà della Kalmar Water Ltd; il biogas viene poi venduto
ad una società (
Il progetto si è avviato quando
A fine 2007
Nell’agosto 2008 sono stati riforniti i primi autobus grazie alla locale stazione di rifornimento della E-On.
Il prezzo del combustibile nel luglio 2008 era di 0,83 €/l o 1,04 €/l in benzina equivalente (comprensivo di IVA al 25%). In quel periodo il prezzo della benzina in Svezia era di circa 1,20 €/l).
8.7.3 Biogas nei veicoli della WWTP a Murcia - Spagna
Sommario
Nella cittadina di Murcia, EMUASA è la società incaricata del trattamento delle acque di reflue civili. Grazie ad un impianto di digestione anaerobica e ad un impianto di conversione a biometano, la società produce biometano per alimentare un veicolo dimostrativo.
ARGEM, basandosi sulla sua esperienza nel settore dei biocarburanti e sull’esperienza degli altri partner BioNETT, ha fornito formazione, assistenza e supporto tecnico alla EMUASA per consentirle di sviluppare il progetto pilota.
Descrizione del progetto
La
EMUASA ha sviluppato in proprio un processo per convertire il biogas, prodotto
nel proprio impianto di trattamento delle acque reflue della città di Murcia,
in biometano. Il processo si chiama AMEB e il biocarburante viene chiamato
BioEDAR. L'impianto di trattamento delle acque domestiche ha una capacità di
Il processo AMEB consiste di 4 fasi:
Prima fase: una parte dei composti estranei presenti nel biogas è eliminata per ottenere un gas pulito contenente esclusivamente metano e anidride carbonica. Contemporaneamente si effettua una deumidificazione. I principali bilanci di massa delle differenti sostanze sono elencati nella tabella seguente.
Composto |
Concentrazione iniziale |
Concentrazione finale |
Unità |
Metano(CH4) |
59,60 |
60 |
% |
Anidride carbonica (CO2) |
39,10 |
39,8 |
% |
Umidità relativa |
100 |
20 |
% |
Solfuro di idrogeno (H2S) |
4.500 |
<1 |
ppm |
Composti dello zolfo |
1,82 |
<0,1 |
ppm |
Composti dell’azoto |
9.000 |
<1 |
ppm |
Composti organici volatili (VOC) |
312 |
<1 |
ppm |
Benzene, Toluene, Xilene (BTX) |
3,35 |
<0,5 |
ppm |
Siloxani |
8,74 |
<0,5 |
mg/m3 |
Seconda fase: viene allontanata l'anidride carbonica dal metano mediante un sistema ad assorbimento. Il biogas ora è diventato biometano – BioEDAR.
Terza fase: l’anidride carbonica assorbita nella fase precedente viene immagazzinata per essere riutilizzata nell'impianto antincendio.
Quarta fase: il
BioEDAR viene compresso e stoccato in 23 bombole da
L’impianto pilota di conversione
del biogas tratta circa 50.000 m3/anno con una capacità produttiva
di 6 m3/h di biometano (circa 10 m3/h di biogas in
ingresso) corrispondenti a 4320 m3/mese. Questa quantità è
sufficiente per rifornire giornalmente 4 veicoli, assicurando