Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Autore: G.M. De Pratti, R. Capata

Collana: CA - 55 - Bari Matera 2000

Note:
Le biomasse rappresentano un insieme assai vario di risorse, la cui utilizzazione energetica è stata per lungo tempo solamente termica, mentre di recente stanno cominciando ad affermarsi impieghi finalizzati alla generazione di energia elettrica. In Italia, al 1995, erano presenti impianti per una potenza installata di solo 20-30 MWe al contrario di altri Paesi. Le biomasse sono spesso disponibili su aree abbastanza vaste di territorio, per cui la raccolta delle stesse e l'avvio verso gli impianti di impiego, può condizionarne in misura significativa lo sfruttamento. Sulla base di questa osservazione risulta vantaggioso installare impianti termoelettrici sfruttanti biomasse entro le aree di produzione, di ampiezza non maggiore di 50-60 km. Sulla base di alcuni studi condotti nell'ambito della Regione Abruzzo, sono state individuate, nella Provincia di Chieti, delle aree agricole suscettibili di accogliere l'installazione di un impianto di produzione elettrica da biomasse. Sono stati proposti due tipi di impianti motori a vapore (della potenza di 5 MW), rispettivamente, a ciclo di Rankine e a ciclo di Hirn, capaci di sfruttare pienamente il potenziale di biomasse dell'area. Stabilite le necessità dell'impianto, si analizza anche la possibilità di realizzarne uno a ciclo combinato gas-vapore capace di conseguire un aumento della produzione. I risultati, insieme alle indicazioni per le emissioni gassose sono confrontati con quelli di letteratura e viene fornito un nuovo indicatore per la rappresentazione delle prestazioni impiantistiche ed ambientali delle centrali in questione.