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Aspetti normativi nel campo del comfort termoigrometrico

Pubblicazione


Autore: G. Raffellini

Collana: AA - 2000 Firenze - La normativa nel settore del benessere ambientale

Note:
Oltre alle grandezze "di base" al fini dei benessere termico: temperatura e velocità dell'aria, umidità relativa, temperatura media radiante, va sottolineata anche Importanza di altre pure importanti allo stesso fine, fra cui la temperatura e la massa superficiale delle pareti di contorno, che risultano meno citato tra quelle determinanti il benessere, e quindi meno oggetto di normative. La temperatura superficiale deve essere controllato in particolare nelle zone più pericolose ai fini della possibile formazione di condensa superficiale, e poi di muffe maleodoranti, in particolare nelle zone "ponte termico", dove si sono riscontrati tanti disastri nell'edilizio degli ultimi vent'anni, causati da carenze progettuali e/o dalla non corretta installazione dei materiali isolanti. Nel clima settentrionale (te prog = -5°C) valori attorno a 14°C possono risultare già di attenzione, mentre se si hanno zone a 12 - 10 °C, in esse si verificheranno quasi certamente seri guai.
In ambienti particolari (es. spogliatoi) dovrà esser fatto attenzione anche alla temperatura superficiale di vetri ed infissi, onde evitare o limitare la presenza di copiose condense, e quindi il danno ed il fastidio di gocciolamenti.
La massa superficiale delle pareti perimetrali risulta invece particolarmente importante per il benessere estivo, specialmente in edifici privi di impianto di condizionamento. Tale parametro doveva risultare oggetto di specifico decreto derivante dalla L.10/91, peraltro giù esaminato in bozza e reso pubblico per l'inchiesta, ma esso non è mai stato uscito e stampato sulla G.U. Appare ovvio segnalare come le pareti ad elevata massa consentano migliori condizioni di benessere estivo per i ben noti effetti " cantina, o grotta, o monastero ", in questi casi, per consentire il benessere occorre che le pareti abbiano masse superficiali di almeno 500 kg/m2.
A livello di regolamenti o norme occorre inoltre fare chiarezza fra possibili condense superficiali (effetto parete freddo) ed eventuali condense interstiziali, cioè all'interno di pareti, dovute alla presenza di materiali isolanti di caratteristiche specifiche riguardo alla permeabilità al vapore ed alla loro posizione nelle pareti. In pratica qualsiasi tipo di isolante se posto verso l'esterno non crea pericolo in tal senso, viceversa esiste tale pericolo se esso è posto verso l'interno.


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