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Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

LA NICCHIA LIGNEA SEICENTESCA DELLA CHIESA DEL SS.CROCIFISSO DI MILAZZO. ANALISI MICROCLIMATICA E AMBIENTALE

Pubblicazione


Autore: G. Cannistraro, C. Giaconia, R. Restivo

Collana: CA - 66 - Rende 2011

Note:
Il presente lavoro riguarda la complessa problematica relativa alla conservazione in situ dei manufatti d'arte sacra. Tali beni artistici presentano una intrinseca difficoltà per ciò che riguarda lo studio delle cause del degrado e l’accertamento dei parametri che
rappresentano maggiori criticità per la loro salvaguardia. Infatti queste opere d’arte non possono essere decontestualizzate dal luogo ove sono esposte alla venerazione dei fedeli. Utilizzate come oggetto di culto, sono soggette al contatto fisico dei fedeli, a frequenti ostensioni, a cambiamenti di microhabitat e ad essere condotte in cerimonie processionali.
Esse necessitano pertanto di particolare attenzione e di interventi specifici di protezione. L’indagine sperimentale condotta dagli Autori ha riguardato il monitoraggio della nicchia del SS. Crocifisso della Chiesa di S. Papino di Milazzo, nelle quale si ritrova una grande varietà di materiali diversi: oltre alla statua lignea del Crocifisso, sono presenti numerose reliquie ossee, pergamene, oggetti in metallo prezioso etc; tutto il materiale versa in palese stato di degrado. La ricerca si è sviluppata attraverso il monitoraggio
dei parametri termoigrometrici nell’intorno del manufatto e del particolato aerodisperso, formato soprattutto di residui incombusti di fumi di candele e/o incensi, che tende a depositarsi su di esso. Le misure sono state correlate agli effetti antropici indotti
(affluenza dei fedeli alle liturgie, approccio interattivo con l'opera stessa). I dati sperimentali inerenti la concentrazione di particolato aerodisperso e dei parametri termoigrometrici in relazione all'intensità dell'inquinante e alla frequenza di esposizione sono stati correlati alla presenza/assenza di liturgie, ricavando così specifici e originali indicatori di scostamento. E’ stata inoltre condotta un’indagine termografica per verificare l'esistenza di discontinuità nei manufatti e nei supporti. I risultati della ricerca incoraggiano a sviluppare una successiva fase di analisi più approfondita mirata all’analisi dell'apporto di particolato aerodisperso da un punto di vista quantitativo tramite misurazione gravimetrica e qualitativo tramite esame gascromatografico.


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