Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Autore: Langella G., Laterza C., Noviello C., Valenti M.

Collana: CA - 65 - Cagliari 2010

Note:
Da tempo immemore l'umanità insegue il sogno di un'economia all'idrogeno ovvero incentrata sugli impieghi di un vettore energetico "pulito". Rispetto agli idrocarburi, l'idrogeno è completamente decarbonizzato ovvero può essere impiegato per generare energia con impatto ambientale pressoché nullo: all’atto del consumo, infatti, al massimo rilascia in atmosfera NOx, mentre la produzione di HC, CO e particelle carboniose è sostanzialmente nulla per mancanza di carbonio. In virtù di ciò, grazie all'idrogeno nei centri ad alta densità abitativa sarebbe idealmente possibile abbattere drasticamente (al limite eliminare) il problema delle concentrazioni inquinanti di origine carboniose. L’esigenza è tanto più pressante se si considera che nel 2008 la popolazione urbana ha superato per la prima volta il 50% del totale mondiale.
L'idrogeno, però, non è solo rose e fiori. Non è una fonte energetica ed, anzi, non esistendo allo stato libero in natura occorre spendere energia per produrlo. Inoltre, non è facilmente trasportabile, nè tanto meno è agevole lo stoccaggio. In questo lavoro sarà presentata un’analisi circa le reali cause che impediscono una concreta diffusione di applicazioni energetiche basate sull’idrogeno. Quindi, gli autori descrivono quella che a loro è sembrata una potenziale via per provare a superare i problemi che tipicamente hanno impedito uno sviluppo concreto delle applicazioni.