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Data: 10/09/2010

Autore: Giovanni Semprini, Cosimo Marinosci, Luca Barbaresi

Collana: CA - 63 - Palermo 2008

Note:
La necessità di soddisfare le esigenze di benessere termoigrometrico e di risparmio energetico all’interno degli edifici richiede un approccio sinergico nella progettazione architettonica ed impiantistica, finalizzata soprattutto ad una scelta ottimale sia delle tipologie costruttive relative all’involucro edilizio che delle soluzioni impiantistiche destinate ad ottimizzare i sistemi di climatizzazione invernali ed estivi. Una corretta analisi energetica nel periodo estivo richiede l’utilizzo di modelli dinamici che possano tener conto in maniera adeguata delle variazioni climatiche e del comportamento non stazionario dei componenti edilizi opachi. Tra questi modelli l’attenzione si focalizza su quelli semplificati quali la UNI EN ISO 13786 che consente di determinare lo “sfasamento temporale” e altri parametri dinamici di singoli componenti edilizi, e la UNI 10375 relativa al calcolo della temperatura dell’aria interna degli ambienti non climatizzati nel periodo estivo. Scopo del presente lavoro è quello di evidenziare come il comportamento di un ambiente nel periodo estivo non può essere ridotto ad una semplice valutazione delle proprietà termiche dinamiche dei singoli componenti edilizi, ma è necessario prendere in considerazione tutti gli altri aspetti (carichi per irraggiamento, carichi interni, ventilazione) che nell’arco della giornata possono fornire contributi energetici preponderanti rispetto a quelli di dispersione e che in determinate condizioni possono influire in modo decisivo sulla risposta termica dell’edificio. Nell’articolo vengono quindi analizzati i risultati ottenuti su alcuni casi tipo utilizzando sia i modelli semplificati proposti dalle normative sopra citate, sia modelli dinamici più sofisticati (EnergyPlus) in cui viene posta l’attenzione sull’importanza dei carichi termici dovuti allo sfasamento temporale delle strutture rispetto a quelli sensibili e per ventilazione.