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Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Confronto tra modelli di calcolo per la certificazione energetica degli edifici: potenzialita’ e limiti

Pubblicazione

Data: 10/09/2010

Autore: Filippo Busato, Renato Lazzarin

Collana: CA - 63 - Palermo 2008

Note:
Le attuali normative in campo di risparmio energetico nel settore dell'edilizia, in particolare la direttiva europea 2002/91/CE “Energy performance of buildings”, recepita in Italia con il DLgs 192/2005 e la sua successiva integrazione (DLgs 311/2006) individuano e definiscono criteri e procedure per la valutazione del fabbisogno energetico del sistema edificio-impianto, sviluppando temi già introdotti con la L.10/91.
In parallelo con l'emanazione delle linee guida nazionali, attuative dei DLgs, sono nati su base locale e spesso volontaria diversi standard messi a punto per fornire procedure chiare e rigorose per la certificazione energetica degli edifici. Alcuni esempi sono noti e in via di perfezionamento anche in virtù dell’elevato grado di penetrazione nel territorio. Si sono presi in considerazione il metodo Casaclima, certamente il più noto, il metodo Ecodomus, sviluppato a Vicenza ed infine il software Docet, messo a punto da ENEA.
Questo studio cerca di individuare attraverso il confronto con la simulazione dinamica in ambiente TRNSYS quali siano i limiti applicativi delle diverse metodologie e che tipo di valutazioni comparative si possano realizzare sia usando metodi diversi per uno stesso edificio che lo stesso metodo per edifici differenti.


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