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Rivista La Termotecnica - Accesso riservato soci CTI

La caldaia policombustibile per il teleriscaldamento di Brescia: primi risultati di esercizio.

Pubblicazione


Autore: R. Capra, A. Bonomo

Collana: 1989, numero 03

Note:
L'Azienda Servizi Municipalizzati di Brescia ha realizzato, a partire dal 1972, un sistema di teleriscaldamento urbano che serve attualmente una volumetria di 19,5 milioni di metri cubi di edifici, pari a circa il 45% della volumetria complessiva della citta di Brescia. All'inizio del 1988 e` entrata in servizio, presso la centrale Lamarmora, una nuova caldaia di tipo "policombustibile ", con potenzialita' di 45 MWt, alimentabile a metano, olio combustibile, carbone, singolarmente o in combustione mista. Il progetto e` stato sviluppato perseguendo l'obiettivo di una radicale riduzione delle emissioni inquinanti (polveri, ossidi di zolfo, ossidi di azoto). Sulla base delle piu' recenti esperienze e realizzazioni nel nord Europa (Svezia, Danimarca, Germania), il sistema di depurazione fumi si compone di elettrofiltro, desolforatore a umido/secco, filtro a maniche. La riduzione degli ossidi di azoto e` ottenuta mediante l'adozione di bruciatori di tipo multistadio e con opportuno progetto della camera di combustione. Nella presente relazione, viene descritta la nuova caldaia policombustibile e vengono presentati i primi risultati di esercizio dell'impianto. I risultati delle analisi delle emissioni si sono dimostrati complessivamente positivi.


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