Scelti per voi: SI ARROVENTA IL DIBATTITO SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN LOMBARDIA

SI ARROVENTA IL DIBATTITO SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN LOMBARDIA

Il 9 giugno l’inserto Lombardia del Sole 24 Ore ha pubblicato una presa di posizione congiunta firmata dal Collegio Geometri e Geometri Laureati di Milano, dall’Ordine Ingegneri di Brescia, dall’Ordine Agronomi della Lombardia, dal Collegio Periti Industriali di Varese, dall’Associazione Nazionale Ambientologi, dell’Ordine Interprovinciale Chimici della Lombardia. Spunto dell’intervento era un articolo pubblicato 15 giorni prima sullo stesso inserto intitolato “La rivolta dei periti industriali: bollino regionale inaffidabile”, dove si riportava la posizione dei periti industriali lombardi in relazione alle nuove regole per la certificazione energetica e per le autorizzazioni definite dalla Lombardia. Secondo Franco Soma, membro della Commissione impianti tecnologici del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, la Lombardia “obbliga i certificatori energetici ad utilizzare un algoritmo errato. Se si analizza uno stesso edificio con le modalità di calcolo attuali e con quelle precedentemente in vigore, si ottengono risultati molto diversi”.
La replica degli altri ordini contesta proprio questo punto, sostenendo che “La procedura di calcolo della regione Lombardia, che recepisce le indicazioni UNI, è frutto della collaborazione tra Cnr, Università, professionisti e tecnici di provata esperienza. Il software attuale è frutto di un articolato lavoro di monitoraggio e tiene conto dei suggerimenti di ordini e associazioni professionali e di tutti i professionisti che, anche singolarmente, hanno contribuito a perfezionare la procedura”. L’intervento prosegue ricordando che tutti i certificatori devono appartenere a professioni ordinistiche e che “La Regione Lombardia è stata la prima a introdurre la certificazione energetica, prevedendo una disciplina rigorosa e dettagliata che ha potuto essere recentemente aggiornata anche grazie ai due anni di applicazione precedenti.”. Inoltre, “per incrementare la qualità della certificazione, ha finanziato un progetto di Alta Formazione attraverso la creazione di un Gruppo di lavoro che coinvolgerà tutte le professioni interessate”.