Tossicità

Tossicità del biodiesel

Tossicità acuta orale (per ingestione)

Prove su cavie (Will Research Laboratories) hanno evidenziato che la DL 50 è superiore a 5000 mg/kg per il biodiesel, ma anche per il gasolio e le miscele biodiesel/gasolio (50/50, 20/80 v/v). In dettaglio la DL50 del biodiesel è pari a 17.400 mg/kg (quale termine di paragone si consideri che quella del comune sale da cucina è circa 10 volte inferiore).

Sensibilmente diverso è però il numero di osservazioni cliniche (perdita di pelo, problemi oculari, danni all'apparato urogenitale, ecc.) sugli animali utilizzati per verificare la tossicità dei combustibili: pressochè nullo nel caso del biodiesel e molto elevato nel caso del combustibile fossile. La somministrazione di miscele biodiesel/gasolio ha dato risultati intermedi, risultando tanto più dannosa quanto più alta è la frazione di gasolio.

Tossicità acuta dermica (per contatto)

Prove di applicazione del biodiesel (2000 mg/kg di peso vivo) sulla cute di conigli hanno evidenziato problemi dermatologici di modesta entità (eritemi, edemi, ecc.) e comunque spontaneamente risoltisi nell'arco di due settimane; peraltro anche le prove condotte con le medesime procedeure ma utilizzando gasolio hanno evidenziato problemi dermatologici contenuti, anche se di entità superiore e moderatamente più persistenti.(Will Research Laboratories)

Prove sulla pelle umana con il biodiesel (patch test di 24 ore) hanno determinato blande irritazioni, inferiori a quelle di una soluzione acquosa di sapone al 4% (www.biodiesel.org)

Tossicità per la fauna acquatica

Invertebrati

Sperimentazioni condotte negli USA (Peterson, 1996) con metodiche normalizzate (EPA, ASTM) su Daphnia magna in acqua con diverse concentrazioni di combustibile, hanno permesso di definire:

  • la tossicità relativa di vari tipi di biodiesel oltre a quella del gasolio rispetto al composto di riferimento (comune sale da cucina) la cui tossicità è considerata quella unitaria;
  • la concentrazione letale (CL50) dei diversi combustibili esaminati.

I principali risultati, sintetizzati in Tabella 1, evidenziano la minor tossicità del biodiesel rispetto al gasolio ma anche rispetto al comune sale da cucina.

Tabella 1 - CL50 e tossicità relativa di diversi combustibili nei confronti di Daphnia magna (tossicità del composto di riferimento, sale da cucina, = 1)


Combustibile
CL50 (ppm)
Tossicità relativa
(toss.NaCl = 1)
Estere etilico di colza (biodiesel)
99
0,38
Estere metilico di colza (biodiesel)
23
0,16
Estere metilico di soia (biodiesel)
332
0,01
Gasolio
1,43
2,6

Questi risultati confermano sostanzialmente quelli di sperimentazioni inglesi (Birchall, 1995) condotte secondo metodiche OECD oltre che su Daphnia Magna, anche su Gammarus pulex (Fig.1) e Lymnaea peregra (Fig. 2).

Figura 1 - Effetti sulla mortalità di Gammarus pulex (gambero di fiume) provocati dalla presenza nell'acqua di biodiesel o gasolio (Birchall, 1995, adattato)



Figura 2 - Effetti sulla mortalità di Lymnaea peregra (gasteropode) provocati dalla presenza nell'acqua di biodiesel o gasolio (Birchall, 1995, adattato)



Pesci

Prove comparative di fluidi per circuiti idraulici di diversa composizione (Cheng 1991) mantenuti in dispersione in acqua hanno messo in evidenza una diversa tossicità degli stessi nei confronti dei pesci (nello specifico, trota arcobaleno, Oncorhynchus mykiss): la CL50 (96 ore) per i fluidi a base vegetale è mediamente pari a 389 ppm contro i 633 ppm dei fluidi a base minerale. La sperimentazione ha permesso anche di rilevare che eliminando gli additivi presenti nella formulazione commerciale, la tossicità dei fluidi a base vegetale è superiore a 1000 ppm.

L'esposizione della trota arcobaleno alla frazione idrosolubile di un'ampia gamma di petrolio greggio e raffinato (Lockhart, 1994), ha portato a concludere che la tossicità di tale frazione è legata soprattutto ai composti benzenici e naftalenici con punto di ebollizione compreso tra 115 e 270 °C: la volatilità di tali composti è tale che, insufflando aria nella soluzione, è possibile ridurre drasticamente, se non virtualmente eliminare la tossicità anche delle acque con la più alta concentrazione

Ulteriori prove comparative (biodiesel, gasolio, miscele) su trota arcobaleno (Peterson) hanno permesso di rilevare la minore tossicità del biodiesel rispetto al combustibile fossile, anche se i risultati non sono marcatamente univoci, soprattutto per l'estere etilico; diversamente gli esteri metilici hanno mostrato una tossicità contenuta nei confronti della fauna ittica, rispetto a quella del gasolio (100% di sopravvivenza delle trote dopo 4 giorni, contro l'80% del gasolio, con una concentrazione inziale di combustibile in acqua pari a 2400 ppm).

Tossicità per la flora acquatica

  1. Alghe
    Prove effettuate su diverse specie allevate per un periodo di 4 giorni in acqua contenente biodiesel o gasolio (concentrazione da 0 a 200 g di combustibile/l acqua) hanno evidenziato come la crescita di tutte le specie venga ridotta sia dal biodiesel che dal gasolio, peraltro con risposte sensibilmente diverse tra le diverse specie. I risultati mostrano chiaramente che il biodiesel è significativamente meno tossico del gasolio per tutte le specie di alghe, ma comunque tossico per tutte tranne una (Birchall, 1995).

  2. Piante natanti
    Sperimentazioni analoghe a quelle condotte sulle alghe hanno dato risposte diverse in relazione alle specie utilizzate: alcune specie denotano una crescita ridotta in ugual misura sia in presenza di biodiesel che di gasolio; altre in presenza di biodiesel riducono semplicemente la propria crescita, mentre muoiono in presenza di gasolio. In generale comunque emerge che la flora natante è maggiormente sensibile al gasolio rispetto al biodiesel: diverse specie sono comunque in grado di sopravvivere in acque fortemente inquinate da biodiesel, mentre vengono uccise da analoghe concentrazioni di gasolio (Birchall, 1995).



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