RIASSUNTO DEL PROGETTO
OBIETTIVI
DEL PROGETTO E SITUAZIONE ATTUALE
LISTA DEI PARTECIPANTI
POTENZIALE IMPATTO
DESCRIZIONE GENERALE
RIASSUNTO DEL PROGETTO
L'utilizzo
termico della biomassa in impianti distribuiti, per
la produzione di calore e possibilmente per cogenerazione
di calore ed elettricità alimentando reti di
teleriscaldamento, rappresenta una priorità rispetto
agli obiettivi della politica energetica dell'Unione
Europea, in quanto contribuisce a perseguire gli obiettivi
di riduzione delle emissioni di CO2, di sicurezza dell'approvvigionamento
energetico, di efficienza energetica, miglioramento
delle condizioni ambientali a livello locale in aree
residenziali fortemente inquinate.
Lo
studio mira a ridurre le attuali barriere alla diffusione
delle biomasse, relative alla scarsa conoscenza del
mercato, e ad una limitata diffusione delle nuove tecnologie;
intento dello studio è anche identificare reali
opportunità di investimento ed verificare la
sostenibilità finanziaria dei migliori progetti
ed i possibili requisiti per un supporto da parte di
enti pubblici.
La
Provincia di Monza e Brianza (situata a nord di Milano)
offre elementi favorevoli per un risultato positivo
ed un impatto importante del progetto, in particolare:
a)
Ampia disponibilità di biomassa vergine e trattata;
b)
Competenza tecnica ed esperienza nell'applicazione delle
nuove tecnologie;
c)
Intensa industrializzazione e forte densità abitativa,
associate con una importante domanda energetica;
d)
Condizioni morfologiche ed urbanistiche favorevoli per
l'installazione di reti di teleriscaldamento.
Più
praticamente, lo studio si prefigge di fornire una configurazione
tecnica di modelli di impianti di conversione energetica
di biomasse vergini o selezionate tipologie di biomasse
trattate, basandosi sulle migliori tecnologie disponibili.
Nell'identificazione delle opportunità di installazione,
si considera come obiettivo la ricerca di un equilibrio
tra domanda di calore e disponibilità locale
di materiali.
I
work packages programmano di:
- Definire
le condizioni normative per l'utilizzo termico delle
biomasse
- Presentare
la disponibilità di biomasse, vergini e trattate,
attualmente non sfruttate in modo ottimale
- Selezionare
le più interessanti e affidabili tecnologie
di conversione energetica
- Configurare
tre modelli di impianti di differenti taglie e con
condizioni di esercizio differenti, una integrante
l'esistente teleriscaldamento di Monza e le altre
due come nuovi sistemi per poli di utenza di calore
selezionati.
- Condurre
un'analisi delle prestazioni ed una valutazione tecnica,
economica ed ambientale dei tre modelli ed accertarne
la sostenibilità finanziaria.
- Diffondere
i risultati dello studio e condurre azioni per promuovere
investimenti.
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OBIETTIVI
DEL PROGETTO E SITUAZIONE ATTUALE
L'obiettivo
del progetto (No
TREN/04/FP6EN/S07.30974/503177)
è la utilizzazione termica razionale di biomassa
in impianti distribuiti sul
territorio, per produzione di calore e possibilmente
per la produzione combinata di calore ed energia elettrica,
alimentando reti di teleriscaldamento.
Questi
obbiettivi costituiscono finalità molto importanti
della politica energetica Italiana e dell'Unione Europea,
in quanto contribuiscono a perseguire la riduzione delle
emissioni di CO2, la sicurezza dell'approvvigionamento
energetico, l'accettabilità sociale, l'efficienza
energetica, lo sfruttamento delle fonti energetiche
rinnovabili al minor costo possibile ed il miglioramento
delle condizioni ambientali a livello locale in aree
residenziali fortemente inquinate.
Lo
studio focalizza la propria attività sulla Provincia
di Monza e Brianza, un'area pianeggiante di 363 km2
ed una popolazione di 730.000 abitanti, situata immediatamente
a nord di Milano, con una forte densità di popolazione
accompagnata da una pronunciata criticità ambientale,
fattori che rendono l'area particolarmente adatta per
lo sviluppo dello studio, in particolare:
- L'area
è tipicamente industriale, con 120.000 addetti
nel settore manifatturiero, di cui il 12,5% lavora
nella prima e seconda lavorazione del legno, che produce
residui legnosi, in gran parte trattati;
- L'edilizia
residenziale particolarmente intensa, combinata con
un clima tipicamente continentale che determina un'elevata
richiesta energetica per il riscaldamento invernale
ed il raffrescamento estivo, offre numerose aree omogenee
e delimitate, che hanno parametri favorevoli per l'implementazione
di sistemi di teleriscaldamento.
A
dispetto dell'ampia disponibilità di biomassa
vergine e trattata, la situazione attuale indica che
solo una frazione marginale dei materiali è destinata
alla conversione energetica:
-
La biomassa vergine è parzialmente utilizzata
come materia prima per diversi prodotti (compost, pannelli
truciolari), ma è largamente abbandonata in campo
o gestita in modo inefficiente.
-
La gestione complessiva della biomassa residuale trattata
prodotta dall'industria del mobile, o più in
generale del legno, non è ottimizzata, ed in
qualche caso comporta problemi in termini sia di costi
di smaltimento, sia di impatto ambientale a livello
locale, specialmente quando i residui vengono bruciati
in caldaie di industrie di piccola dimensione.
-
Ulteriori quantitativi di biomassa residuale provengono
da attività produttive in generale, (gli imballaggi
usati), dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani,
dalla produzione di carta da macero (scarti di pulper),
ed infine dalla depurazione di acque reflue (fanghi
derivanti da depurazione biologica di acque reflue).
Attualmente
il riscaldamento degli edifici e dell'acqua sanitaria
è assicurato attraverso l'utilizzo di costosi
combustibili fossili, gasolio o gas naturale. L'integrazione
di questi con la biomassa può migliorare l'efficienza
e l'economia della conversione energetica e stimolare
l'espansione dei modelli proposti dal progetto. Le condizioni
più favorevoli si riscontrano nella città
di Monza (120.000 abitanti), caratterizzata da un'elevata
densità abitativa, e dove AGAM Spa, l'azienda
energetica a partecipazione comunale, ha già
installato un sistema di teleriscaldamento di medie
dimensioni, che nel 2001 raggiunse un picco di richiesta
di fornitura di calore pari a 14 MWt. I piani dell'azienda
prevedono un'estensione del sistema fino ad una picco
di domanda di circa 60 MWt. Il calore è ottenuto
da gas naturale attraverso centrali di cogenerazione
fornite di motori a gas e caldaie. L'attuale capacità
installata è pari a 23 MWt e 3 MWe.
La
Provincia di Monza è composta da 50 comuni, di
cui 10 (oltre a Monza) hanno una popolazione compresa
tra 20.000 e 40.000 abitanti, dove il calore è
prodotto da combustibili fossili attraverso convenzionali
ed inquinanti caldaie. Queste sono le località
ritenute in linea di principio idonee per l'installazione
di sistemi di teleriscaldamento alimentati con biomassa;
tra di esse, nel corso del progetto si individueranno
i migliori siti ove sviluppare i modelli.
Allo
scopo di aumentare la produzione energetica da biomasse,
il progetto si prefigge di ridurre i maggiori ostacoli
per un suo ampio sviluppo, come la scarsa conoscenza
del mercato dei materiali e delle nuove tecnologie;
inoltre si propone di individuare e promuovere adeguatamente
chiare opportunità di investimento.
LISTA DEI PARTECIPANTI
Ruolo del Partec.* |
Nome del Partecipante |
Abbreviazione
del Partecipante |
Stato |
Data di inizio
attività |
Data di fine
attività |
CO 1 |
Comitato Termotecnico
Italiano |
CTI |
Italia |
mese 1 |
mese 18 |
CR
|
Ingea Consulting S.r.l. |
Ingea |
Italia |
mese
1 |
mese
18 |
CR |
Associazione
Rete di Punti Energia |
Punti Energia |
Italia |
mese 1 |
mese 12 |
CR |
Pubblidam S.r.l.
|
Pubblidam |
Italia |
mese 2 |
mese 18 |
CR |
European Biomass
Association |
AEBIOM |
Belgio |
mese 6 |
mese 18 |
*CO
= Coordinatore CR = Contractor
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POTENZIALE IMPATTO
I
benefici ambientali derivanti dall'uso di fonti di energia
rinnovabili, in termini di riduzione delle emissioni
di CO2 (obiettivi di Kyoto), ed aumento dell'indipendenza
nell'approvvigionamento energetico, sono alla base della
politica energetica dell'Unione Europea e dell'Italia.
Un beneficio ambientale a livello locale, relativo al
miglioramento della qualità dell'aria, dovrebbe
verificarsi in seguito all'applicazione dei modelli
di teleriscaldamento proposti dal progetto, come risultato
dell'eliminazione delle caldaie convenzionali, e della
scelta di tecnologie con alte prestazioni ambientali,
con particolare attenzione nella localizzazione migliore
degli impianti.
Inoltre,
il progetto ha significative implicazioni in campo energetico,
sociale ed economico, dal momento che spinge verso un
utilizzo razionale di fonti energetiche rinnovabili,
e si fa promotore di una tecnologia caratterizzata da
un'efficienza più alta (>80%) rispetto agli
impianti di semplice produzione elettrica (circa 25%)
di dimensioni relativamente ampie (maggiori di 10 MWe),
che sono generalmente ritenuti essere la sola attuale
opportunità per la conversione energetica della
biomassa.
I
progetti di utilizzo a fini energetici della biomassa
inoltre rientrano tra le priorità per il raggiungimento
di un Sistema Energetico Sostenibile, sia a livello
nazionale che Comunitario, ma il loro sviluppo è
frenato da numerosi ostacoli, derivanti dall'elevata
complessità dei loro numerosi componenti quali:
- sistemi
di raccolta, trasporto e stoccaggio per materiali
di differente qualità;
- impianti
di conversione energetica di moderata capacità,
soggetti a rigide norme ambientali;
- estese
reti interrate di distribuzione del calore e connessione
alla rete elettrica;
- sottostazioni
di connessione per i singoli utenti di calore, dotate
di scambiatori di calore e contatore.
I
costi di investimento sono quindi elevati e si rende
necessario un intervento pubblico per renderne possibile
l'effettiva realizzazione.
Nel
contesto Europeo, i suddetti ostacoli economici hanno
limitato la diffusione di impianti di teleriscaldamento
alimentati con biomasse a poche aree, particolarmente
favorevoli per la grande disponibilità di materia
prima e l'alta domanda di calore. Tra queste aree si
conta l'Austria, alcune regioni alpine dell'Italia (Trentino-Alto
Adige, Piemonte, Valle d'Aosta), l'Olanda ed il Nord
Europa, con un uso prevalente di biomasse vergini di
origine forestale e rari esempi di cogenerazione distribuita.
Le esperienze più significative sono state studiate
allo scopo di individuare i fattori che ne hanno determinato
il successo.
Nello
specifico, il progetto può avere impatti positivi
in numerosi ambiti, con i seguenti contributi:
a)
la presentazione di un quadro generale della normativa
Italiana ed Europea in un settore nuovo e così
complesso come l'utilizzo delle biomasse, evidenziando
le precise prescrizioni richieste per differenti tipologie
di materiali;
b)
La razionalizzazione del mercato della biomassa e la
selezione dei materiali che possono essere convenientemente
utilizzati all'interno dello specifico contesto della
Brianza Milanese;
c)
Identificazione di tecnologie per la combustione efficienti,
mature ed economiche, e la selezione dei migliori modelli
in base alla disponibilità di materiali ed alla
domanda di calore;
d)
esempi di indagine sul territorio e di pianificazione
di sistemi di teleriscaldamento, presentazione di metodologie
e risultati allo scopo di diffondere la conoscenza,
individuare opportunità e stimolare l'applicazione
di simili sistemi in altri siti con caratteristiche
paragonabili;
e)
ricerca del migliore equilibrio tra capacità
termica ed elettrica degli impianti, tra disponibilità
di materiali e domanda di calore, e tra efficienza e
ritorno economico;
f)
riduzione delle emissioni e miglioramento delle prestazioni
ambientali del settore energetico nel complesso;
g)
valutazione di simili realizzazioni esistenti, dal punto
di vista tecnico, ambientale ed economico,evidenziando
benefici, costi ed ostacoli.
Lo
studio, dopo la fase di raccolta di dati sulla disponibilità
locale di biomasse e sulle richieste di energia, presenterà
modelli di impianti di combustione di biomassa, proponendo
diverse configurazioni che considerino i fattori chiave
(classi di materiali e dimensioni del sistema di teleriscaldamento),
e criteri di produzione (unicamente produzione di calore,
o solo produzione elettrica, o cogenerazione).
I modelli saranno elaborati, per le condizioni tipiche
locali, in modo da massimizzare l'efficienza di conversione,
perseguendo un equilibrio tra disponibilità di
materiali e domanda di energia, e massimizzando il risultato
finanziario. Saranno inoltre adottate tecnologie avanzate
ma affidabili, come la combustione griglia (fissa o
mobile) o letto fluido (in sospensione, bollente o circolante).
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DESCRIZIONE GENERALE
Il
fulcro delle attività è costituito da
un'indagine locale e da studi multidisciplinari, che
si pongono l'obbiettivo finale di identificare, configurare
e promuovere opportunità per la realizzazione
di progetti di utilizzo energetico delle biomasse prodotte
in Brianza, un importante provincia industriale in Italia
settentrionale.
La
natura multidisciplinare dello studio richiede la creazione
di diversi work packages, che approfondiscono i numerosi
aspetti che ci si prefigge di affrontare. essi comprendono:
-
Studi ed analisi;
-
Indagini sul territorio;
-
Sviluppo di strategie;
-
attività di diffusione, informazione e comunicazione.
All'interno
di ogni work package, che copre un particolare settore
dello studio, operano esperti nella disciplina specifica.
I risultati delle attività di ogni work package,
che vengono presentati in documenti separati (deliverable),
vengono man mano combinati in una visione unitaria,
fino a giungere alla redazione finale di un documento
che delinea le opportunità di realizzazione di
impianti di combustione di biomassa.
Parallelamente
sono previste attività di supervisione generale,
utili per coordinare la attività tecniche di
ogni partner verso il raggiungimento degli obiettivi
e valutare l'avanzamento dei lavori ed i risutati. Quest'attività
è svolta dal Comitato Termotecnico Italiano,
ed è organizzata come uno specifico work package.
Si
riporta di seguito una breve descrizione delle attività
distinte nei diversi work packages.
a.
Work Package 0: Attività di Coordinamento.
Comprende tutte le azioni necessarie per:
-
Un coordinamento tecnico dei vari work packages e
collegamento tra le diverse attività;
-
La redazione dei documenti;
-
Il collegamento con la Commissione ed altre parti
interessate;
-
Il monitoraggio dello stato del progetto e preparazione
del Rapporto Intermedio e del Rapporto
Finale;
-
La gestione legale, amministrativa, finanziaria e
contrattuale del progetto.
b.
Work Package 1: Analisi della normativa Italiana
ed Europea in materia di biomassa
(Task
Manager, Prof. Giovanni Riva - Comitato Termotecnico
Italiano). Attività conclusa, che ha condotto
ad una valutazione critica della legislazione sulla
biomassa attualmente in vigore, con l'obiettivo di fornire
elementi necessari ad una corretta esecuzione del work
package 2.
c.
Work Package 2: Classificazione e disponibilità
di
biomassa in Brianza (Task
Manager, Arch. Giuliano Dall'O' - Associazione Rete
di Punti Energia). Ha lo scopo di stimare la disponibilità
e le caratteristiche dei materiali, seguendo le indicazioni
fornite dal work
package 1 riguardo le restrizioni legislative. I risultati
di questa indagine sono propedeutici per i work
packages 3 e 4.
d.
Work Package 3: Tecnologia di conversione (Task
Manager, Ing. Mauro Cozzini - Ingea Consulting Srl).
Ha l'obiettivo di verificare la le tecnologie provate
e sperimentali per la produzione di calore e per la
produzione combinata di calore ed elettricità,
ed include un'analisi dei costi di investimento e di
esercizio. I risultati di questa attività determinano
la scelta delle tecnologie da adottare per la configurazione
dei modelli, insieme ai dati riguardanti le classi e
le quantità di materiali disponibili (work
package
2) e le
curve della locale domanda di calore (work
package 4).
e.
Work Package 4: Teleriscaldamento (Task
Manager, Ing. Tranquillo Magnelli - Ingea Consulting
Srl). Ha lo scopo di valutare la possibilità
di sviluppare tre nuovi impianti di conversione energetica,
uno come integrazione dell'esistente sistema di teleriscaldamento
di Monza ( dimensione prevista dell'integrazione: 10-30
MWt) e due destinati a servire centri abitati selezionati
(uno di 1 - 10 MWt e l'altro di 10 - 20 MWt), stimando
la domanda di calore ed energia elettrica per ogni opportunità,
indicando il tipo , la taglia e la localizzazione della
centrale di combustione, ed elaborando la configurazione
della rete di distribuzione.
f.
Work Package 5: Analisi e valutazione di progetti tipici
(Task
Manager, Ing. Mauro Cozzini - Ingea Consulting Srl).
Ha lo scopo di analizzare le migliori opportunità
identificate per i tre progetti, combinando i risultati
dei precedenti work
package 2, 3 e 4, valutandone le prestazioni energetiche
ed ambientali. L'obiettivo è la definizione di
ipotesi di progetti adatti per le condizioni locali,
ma allo stesso tempo replicabili in altre aree dalle
caratteristiche simili. La valutazione dei costi e benefici,
considerando anche la possibilità di eventuali
contributi pubblici, stabilirà infine la sostenibilità
finanziaria del progetto.
g.
Work Package 6:
Diffusione dei risultati e promozione di investimenti
(Task Manager, Prof. Giovanni
Riva - Comitato Termotecnico Italiano). I risultati
dello studio vengono diffusi attraverso l'organizzazione
di appositi seminari, la pubblicazione di articoli,
ed ogni altra attività che possa coinvolgere
la comunità locale ed in particolare le amministrazioni
comunali o potenziali investitori. Pubblidam in particolare
svolge attività di diffusione e promozione a
livello locale, mentre AEBIOM si occupa dell'informazione
sui risultati del progetto a livello Europeo.
Biomass Use In Brianza è stato approvato
dalla Commissione Europea all'interno dell'Area di Priorità
6.1 (Sistemi Energetici Sostenibili) del Sesto Programma
Quadro
Project No TREN/04/FP6EN/S07.30974/503177
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