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Autore: A. Bianchini, C. Saccani
Collana: BT - 12 - Giu 01 - Utilizzazione termica dei rifiuti
Note:
L'Università di Bologna in collaborazione con il CIS (Consorzio Intercomunale
Servizi, Forlì) ha in corso un’attività di studio teorico sperimentale su di un nuovo sistema di
trattamento a caldo dei prodotti della combustione. La ricerca ha lo scopo di migliorare
l'efficienza dei recuperi di energia elettrica degli impianti di incenerimento. Negli inceneritori
di rifiuti urbani la presenza nei prodotti della combustione di concentrazioni di acido elevate
(HCl dell'ordine g/Nmc, ossidi di zolfo dell'ordine di qualche centinaio di mg/Nmc), obbliga a
contenere la temperatura del vapore surriscaldato entro i 350-380 °C per impedire che
fenomeni di corrosione portino al guasto del surriscaldatore in tempi troppo brevi (dell'ordine
di pochi mesi o poche settimane). Un aumento di temperatura del vapore surriscaldato fino a
440-450°C offre un consistente incremento percentuale dell'efficienza del ciclo di produzione
di energia elettrica con evidenti vantaggi sia dal punto di vista economico, se legate ad una
vita accettabile del surriscaldatore, sia dal punto di vista ambientale (minori emissioni in
atmosfera dovute all'uso di combustibili fossili a parità di energia prodotta).
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