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03/11/2025
E' disponibile nel catalogo UNI la nuova versione della UNI CEI EN 16325 "Garanzia d'origine dell'energia", la norma tecnica che migliora la trasparenza verso i consumatori sull'origine rinnovabile dell'energia.
La nuova norma è stata elaborata dal CEN/CENELC JTC 14 "Energy management and energy efficiency in the framework of energy transition" coordinato dal CTI nel contesto della Federazione a UNI e interfacciato dal Gruppo di Lavoro misto CTI-CEI "Gestione dell'energia" a sua volta facente capo alla Commissione Tecnica del CTI "CT 212 - Uso razionale e gestione dell'energia". La nuova EN 16325 amplia il campo di applicazione della versione precedente del 2013, focalizzata solo sull'energia elettrica, per coprire altri vettori energetici come i gas combustibili, compreso l'idrogeno e il biometano, nonché il riscaldamento e il raffreddamento. Il testo della nuova norma è aggiornato soprattutto alla direttiva sulle fonti rinnovabili, (UE) 2018/2001 RED II e  (UE) 2023/2413 RED III, ma anche alla direttiva sulle norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica ,(UE) 2019/944, e alla direttiva sull'efficienza energetica (UE) 2023/1791. L'obiettivo della nuova versione della norma è quello di creare un sistema di gestione delle garanzie di origine (GO) accurato, affidabile e a prova di frodi e che possa essere utilizzato per facilitare la divulgazione dell'origine rinnovabile dell'energia ai clienti finali.
Lo standard soddisfa le esigenze dei clienti finali di ogni vettore energetico, consentendo loro di rivendicare l'origine dell'energia rinnovabile acquistata, ma anche dei fornitori di vettori energetici che possono utilizzare un quadro condiviso di gestione delle Garanzie di Origine per dimostrare la quota di energia rinnovabile nel loro mix energetico e nell'energia fornita a clienti specifici nell'ambito di contratti di fornitura di energia rinnovabile. La norma è di importanza fondamentale anche per il legislatore, che ha già disciplinato il settore e che ne dovrà tenere conto per gli sviluppi futuri e per le istituzioni finanziarie e le banche, che dispongono così di uno strumento aggiuntivo per valutare i finanziamenti dei progetti legati alle energie rinnovabili.