Utlizzazione non energetica

Usi non energetici degli oli vegetali e dei loro esteri

L'uso degli oli vegetali e dei loro esteri per fini non energetici è molto vasto e non ancora completamente studiato. Di seguito sono descritte alcune possibili strade non energetiche già percorse o ancora da percorrere, alcune delle quali risultanti da uno studio americano sulle possibili, e sostenibili, utilizzazioni degli esteri dell'olio di soia eseguito per il National Biodiesel Board (Ahmed et al. 1997). Se non diversamente specificato, in questa sezione non si parla in maniera specifica del biodiesel ma degli esteri di oli vegetali in genere.

Adesivi:
Gli esteri di oli vegetali possono rientrare nella composizione di numerosi adesivi anche se il settore è molto specializzato e difficilmente (almeno negli Stati Uniti) potrebbe richiedere prodotti di questo tipo. Viceversa appare più probabile un loro utilizzo come solventi per adesivi. In ogni caso gli esteri possono essere utilizzati come reagenti nel processo produttivo degli adesivi o componenti per produrre adesivi.

Agrochimica:
Nel settore agrochimico gli acidi grassi vegetali più che i loro esteri possono essere utilizzati come componenti di insetticidi per migliorare l'efficacia del principio attivo e diminuirne la fitotossicità. Possono fungere anche come vettori di fitofarmaci in modo da consentirne un migliore dosaggio.

Inchiostri:
Un'utilizzazione molto specifica degli esteri la si potrebbe avere nel settore degli inchiostri. Possono agire come vettori del pigmento, come leganti o per conferire particolari caratteristiche all'inchiostro.

Industria farmaceutica:
Le proprietà emollienti degli esteri di acidi grassi vegetali, dovute alla loro struttura con una testa idrofila e una idrofoba, consentono diverse applicazioni nel campo della cosmesi. Possono anche essere utilizzati come vettori a lento rilascio per medicinali, così come componenti di cere aventi la medesima funzione.

Lubrificanti:
Un potenziale campo di impiego degli oli vegetali è quello dei lubrificanti e dei fluidi per circuiti idraulici.
Le loro proprietà chimico-fisiche, infatti, sono tali da consentire, già oggi e con problemi minimi, la lubrificazione di: motori a due tempi, catene (incluse quelle delle motoseghe) e cremagliere. Altre applicazioni riguardano: circuiti idraulici, ammortizzatori, filtrazione dell'aria, produzione di grassi per usi vari e tante altre utenze. Si tratta, quindi, di utilizzazioni caratterizzate da basse o medie temperature di esercizio.
I lubrificanti sono costituiti da un composto base di origine fossile (derivato dal petrolio) e da un pacchetto di additivi che conferiscono lubricità, minore corrosività e maggiore stabilità termica. Gli esteri di oli vegetali possono essere utilizzati come composto base (sostituendo i derivati del petrolio) e avendo una maggiore lubrificità e quindi consentendo di eliminare o ridurre parte degli additivi.
Possono inoltre rientrare nella formulazione degli additivi per aumentare la lubricità, la viscosità o la compatibilità fra gli stessi additivi.
Possono inoltre essere utilizzati nell'industria della lavorazione dei metalli come lubrificanti e liquidi antiusura degli utensili.
In effetti, gli oli vegetali sono poco resistenti alle alte temperature - per via della loro elevata ossidabilità - e solo recentemente è stato possibile ottenere prodotti in grado di lavorare a 80 °C sufficientemente a lungo (come richiesto da alcuni impianti idraulici). A livello sperimentale, tuttavia, si stanno già utilizzando dei lubrificanti adatti per motori sovralimentati ed è già possibile pensare a veicoli (di qualsiasi tipo) completamente riforniti con fluidi origine agricola. Nel raggiungere questi risultati, si sta dimostrando di primaria importanza, come per gli oli minerali, l'impiego di opportuni additivi la cui definitiva messa a punto richiederà notevoli investimenti.
Il lavoro già svolto dall'industria è notevole:

  • Castrol, a esempio, ha preparato una interessante linea di lubrificanti ed è in possesso di un solido know-how in materia;
  • Biostar, una piccola ditta austriaca, è in grado di fornire tutti i prodotti necessari per il funzionamento delle macchine motrici (anche sovralimentate);
  • Binol, una ditta svedese, produce da anni oli per catene di motoseghe e circuiti oleodinamici.

Ovviamente l'elenco non è esaustivo e gli esempi citati indicano chiaramente come l'interesse industriale sia già vivo nei confronti di prodotti che potrebbero avere un enorme impatto commerciale.
Basti pensare che nel 1990 in Europa si utilizzarono circa 4,5 milioni di tonnellate di oli minerali e solamente 4000 tonnellate (0,1% del totale) di olio lubrificante vegetale (utilizzate per la produzione di fluidi idraulici).
Anche in materia di impatto ambientale e misure antiinquinamento questi prodotti presentano notevoli vantaggi: gli oli della Binol, per citare un caso, sono biodegradabili al 100% in appena 21 giorni e in Austria è vietato l'uso di olio minerale per le motoseghe (nel 1992 se ne consumarono circa 11.000 tonnellate).
Altro aspetto da considerare è la bassa pericolosità (in termini di reazioni allergiche e di cancerogeneità) di questi composti per chiunque li maneggi. Inoltre gli oli vegetali, costituiti da lunghe catene di acidi grassi, hanno minore capacità di corrosione dei metalli e sono meno aggressivi rispetto ai corrispondenti oli minerali.

Nastri magnetici:
Un'applicazione molto specializzata degli esteri in qualità di solventi è quella relativa alla produzione dei nastri magnetici per registrazioni video e audio.

Plastiche e plastificanti:
I plastificanti sono additivi utilizzati per modificare la fluidità delle plastiche durante la loro lavorazione e per aumentare la flessibilità dei polimeri. Come tali gli esteri di acidi grassi possono trovare impiego nella fabbricazione degli pneumatici, come additivi nella stabilizzazione degli elastomeri, come componenti biodegradabili delle plastiche.

Solventi:
Il biodiesel si è dimostrato un efficace prodotto se utilizzato come solvente per la pulizia di ugelli e di parti metalliche, per eliminare tracce di adesivi e per rimuovere vernici. Alcuni esteri sono stati utilizzati come solventi anche nell'industria elettronica. Le caratteristiche chimiche e fisiche del biodiesel possono però influenzarne le funzioni se utilizzato come solvente. Ad esempio la sua bassa volatilità lo rende poco efficace contro i residui oleosi anche se esistono alcuni solventi a bassa volatilità come il d-limonene. L'elevato Flash Point invece lo rende un solvente molto più sicuro rispetto ai comuni solventi organici alogenati.

Tensioattivi:
Gli esteri di oli vegetali hanno numerose applicazioni come tensioattivi. Alcuni ad esempio sono utlizzati per preparare emulsioni acqua in olio ad uso alimentare, cosmetico o chimico; altri sono utilizzati nell'industria chimica per produrre fitofarmaci e erbicidi, e più in generale per creare e stabilizzare sospensioni di solidi.



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